Caso Inter, per l’ATS c’è l’elevato rischio di varianti più contagiose
Il diffondersi di casi Covid nel gruppo squadra dell’Inter ha portato l’ATS di Milano a compiere scelte dure e molto rapide. Nella disposizione che impedisce lo svoglimento di allenamenti e della partita Inter-Sassuolo di domani oltre alla partenza dei nazionali ci sono le spiegazioni. Innanzitutto, si dice che “è in corso nel gruppo squadra un focolaio Covid 19 con una trasmissione virale attiva.” Già di per sè questo motivo spingerebbe ad impedire altri rapporti tra i componenti della rosa, ma l’ATS aggiunge la presenza di un “elevato rischio di circolazione di varianti virali più contagiose“.
Queste due motivazioni, unite alla trasmissione rapida del contagio nel gruppo, hanno portato alla necessità di intervenire rapidamente. L’Inter riceverà oggi i risultati dei tamponi molecolari effettuati ieri e si teme un aumento dei positivi considerati gli allenamenti svolti in gruppo fino a mercoledì. Ciò che è certo, però, è che fino a domenica compresa permarrà lo stop totale. ATS, infatti, specifica che: “Gli allenamenti potranno riprendere a partire dal 22/03/2021 previa effettuazione di un tampone molecolare negativo”.
Infine, la possibilità per i CT delle nazionali di avere giocatori dell’Inter è pressochè nulla. Infatti, la disposizione sancisce il “divieto, per il periodo di quarantena, di aderire alla convocazione da parte delle rispettive squadre nazionali“. A novembre venne consentito di raggiungere i ritiri con mezzi propri, in questo caso i giocatori nerazzurri dovranno mantenere l’isolamento fino al 31 marzo. Per quanto riguarda, invece, il recupero di Inter-Sassuolo è probabile che la data individuata sarà il 7 aprile, stesso giorno di Juventus-Napoli.