Casini: “Razzismo nello striscione di Dumfries su Theo? Vi dico questo”
Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato dello striscione esposto da Dumfries su Theo Hernandez e dell’ipotesi razzismo.
I festeggiamenti dell’Inter per la vittoria del ventesimo Scudetto sono stati sfrenati, pieni di gioia ed euforia. La parata del pullman scoperto a seguito del match interno contro il Torino ha visto migliaia di tifosi per le strade di Milano, che hanno seguito i propri beniamini fino in Piazza Duomo. A divertirsi tanto sono stati anche i giocatori nerazzurri, che si sono goduti a pieno la festa per tutta la sera.
Fa discutere da diverse ore lo striscione esposto da Dumfries in occasione dei festeggiamenti per lo Scudetto, che ritraeva Theo Hernandez in una situazione alquanto spiacevole. Il calciatore dell’Inter ha mostrato uno stendardo datogli dai tifosi che conteneva un pesante sfottò nei confronti dell’avversario calcistico. In molti hanno anche gridato al razzismo a seguito dell’episodio: su questo tema si è soffermato il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. Ecco le sue parole a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Striscione Dumfries-Theo, parla Casini
Il presidente della Lega Serie A ha detto la sua sul caso dello striscione-sfottò a Theo Hernandez esposto da Dumfries, che dopo la vicenda Cuadrado ha fatto molto discutere. Lorenzo Casini ha anche fatto chiarezza sull’ipotesi razzismo: “Io non credo si tratti di razzismo, ma di scarso buon gusto. Sembra che i freni siano andati via. Non si rendono conto di come un gesto di questo tipo produce danno sulle giovani generazioni”.
Casini sui festeggiamenti Scudetto dei giocatori dell’Inter
Lorenzo Casini infine ha avuto da ridire su alcune modalità dei festeggiamenti dei giocatori dell’Inter in occasione della festa Scudetto. Queste le sue parole: “Purtroppo abbiamo visto le stesse cose in altri festeggiamenti. Mi sembra che in quei momenti i freni vanno via – continua il presidente della Lega Serie A – Io provo a dirlo quando ho la possibilità di parlare ai giocatori: non si rendono conto di quanto un gesto del genere produca danno. In molti casi i giocatori non hanno la struttura per capire quanto sia un gesto da condannare. È un tema su cui dobbiamo lavorare. Torno al tema della scuola perché è lì che vanno strutturate le persone”. Conclude così il presidente della Lega Serie a Lorenzo Casini.