Caro Gigi Buffon, non sarebbe il caso di chiuderla qui?

Caro Gigi Buffon

Photo Marco Alpozzi/LaPresse

A differenza di altri campioni divenuti trasversali, Gigi Buffon è sempre stato un campione divisivo. Nonostante sia stato uno dei più grandi portieri di sempre e nonostante il suo sia un palmarès di tutto rispetto, non è mai stato un calciatore  con pochi detrattori. Va detto, a onor del vero, che chi non ama Buffon potrebbe cercare motivazioni più solide rispetto alla maglia numero 88 inizialmente scelta nella sua ultima stagione al Parma (salvo poi ripiegare su un più diplomatico 77), a vicende inerenti scommesse archiviate dalla magistratura o a certe sue uscite tipo quella dopo Milan-Juventus del febbraio del 2012 o quella al termine di Real Madrid-Juventus del 2018. Ma ognuno motiva l’antipatia verso una persona come ritiene più opportuno, quindi passiamo oltre.

Le recenti voci su un possibile nuovo addio alla Juventus dopo quello di tre anni fa e il ritorno nel 2019 come vice-Szczesny hanno però fatto sorgere un interrogativo anche tra i più fieri sostenitori di Buffon: “Gigi, ma non sarebbe il caso di chiuderla qui?”.

Sia chiaro, a scanso di equivoci, che Buffon, come qualsiasi altro calciatore di alto, medio o basso livello è assolutamente padrone delle proprie scelte professionali. Ma forse a 43 anni, dopo aver vinto un numero così impressionante di trofei e aver scritto in maniera indelebile il proprio nome nella storia del calcio, si potrebbe decidere davvero di dire basta congedandosi definitivamente tanto da una squadra in cui si è militato per 19 lunghi anni quanto dall’attività agonistica e ricevendo il giusto tributo. Altrimenti si rischia di rovinare anche il più bello e meritato dei viali del tramonto. E per uno dei più grandi portiere della storia sarebbe davvero un peccato.