Capello senza freni: “Ronaldo presuntuoso, Dibu? Uno stupido”

Capello

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images for Lega Serie A)

L’ex allenatore di Milan, Juventus e Real Madrid, Fabio Capello, si è concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato a tutto tondo del calcio attuale, con focus particolare sui Mondiali di Qatar. Ecco le sue dichiarazioni.

(Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Capello sul Mondiale e le problematiche del calcio attuale: “Il possesso palla è una noia assoluta”

Un pensiero sui Mondiali
“Sono stato in Qatar a vedere le gare dei Mondiali, ho notato una grande freschezza atletica di tutti i giocatori, in un periodo della stagione perfetto per la forma. Ecco perché le partite sono state difficili per tutti. E mi ha impressionato la compattezza delle squadre: praticamente nessuna ha giocato con la difesa alta. Hanno giocato tutti con il 9-1: compatti in difesa e poi all’attacco con tanti giocatori. Inutile inventare altro. E meno male che è sparito il possesso palla! Era la morte del calcio, la noia assoluta. Con il possesso togli la responsabilità a chi ha il pallone, con il passaggino laterale. Per giocarla in verticale ci vuole coraggio”.

Sulle punte del Mondiale
“Ho visto pochi grandi attaccanti ma almeno è sparito il falso nove. È mancato Benzema, ma capisco la scelta di Deschamps. L’ho fatta anch’io con Savicevic, prima dell’Intercontinentale 1993. Solo al mattino della partita mi hanno detto che poteva giocare, dopo che avevo preparato tutto con Raducioiu. Per rispetto, non l’ho fatto giocare. Ritenevo di essermi comportato bene verso la squadra. Ma la domanda resta: con Savicevic e con Benzema il Milan e la Francia avrebbero un trofeo in più? Forse si…Su Lautaro posso dire che a me piace, è completo. Nella finale è stato un po’ lento nell’esecuzione. Questo deriva anche dal fatto che in Italia si va più piano”.

(Photo by Dan Mullan/Getty Images)

Su Messi e Cristiano Ronaldo
“Dibu Martinez? Uno stupido. Messi era tra i geni del calcio anche prima del Mondiale come Pelé e Maradona. Ed essersi messo l’abito qatariota lo vedo come un gesto di riconoscimento della grandezza, non è stato un qualcosa di politico ma di sportivo. Ronaldo se l’è cercata questa fine triste, non gli fa onore. È stato presuntuoso ed è diventato ingombrante per una squadra”.

Capello sui calciatori della Serie A che hanno giocato i Mondiali
“Theo Hernandez l’ho visto col freno a meno tirato, Amrabat invece mi ricorda molto Gattuso ma è più tecnico. Sul campionato, il Napoli mi ha impressionato per convinzione, qualità e alternative: le sfide a Inter e Napoli diranno tanto ma è favorito per me. La Juve può rientrare, dipende da chi recupererà e non si farà influenzare da quello che accade fuori, credo che Allegri abbia in mano la nave da guidare: esperienza e personalità non gli mancano. Al rientro sarà un altro campionato, bellissimo, intenso. Ma c’è bisogno che gli arbitri facciano giocare, fischiano troppo, è un problema. Con tutti fischi e le punizioni che ci sono in Italia, i recuperi del Mondiale sono il minimo. Mi aspetto li applichino anche qui. Al Mondiale ci sono stati errori, ma quelli bravi come Marciniak e Orsato ti fanno giocare: capiscono che il calcio è anche agonismo, una cosa fisica”.