L’agente di Radu Dragusin ha parlato ai microfoni dei colleghi di Sporitalia per fare chiarezza sulla posizione del suo assistito finito nel calderone del caso scommesse.
Continua a regalare sorprese e colpi di scena il caso delle scommesse che riguarda alcuni calciatori di Serie A. Nei giorni e nelle ore scorse sia Nicolò Fagioli che Sandro Tonali hanno chiarito la loro posizione davanti agli inquirenti. Nei prossimi giorni toccherà a Nicolò Zaniolo fare lo stesso. La Procura di Torino che sta indagando sul caso, nelle scorse ore, ha fatto sapere che nei confronti di Casale, El Shaarawy e Gatti non ci sono evidenze di illeciti. I tre, tirati in ballo da Fabrizio Corona, pare che siano totalmente estranei al giro di scommesse piazzate su piattaforme online illecite. Al centro del caso scommesse è finito anche il difensore del Genoa Radu Dragusin. Il rumeno aveva prestato dei soldi a Nicolò Fagioli, ma il classe 2002 è del tutto estraneo alla vicenda che riguarda le scommesse illecite come ha tenuto a precisare il suo agente ai microfoni dei colleghi di Sportitalia. Di seguito ecco le sue dichiarazioni.
“Radu non è colpevole di nulla. Al negozio in cui prese l’orologio, Fagioli chiese anche la fattura. Radu non sapeva a cosa servisse realmente l’orologio ed è successo solo una volta che gli chiedesse un prestito. Era all’oscuro di tutto e gli dispiace tanto per i problemi che ha Fagioli, ma lui non c’entra niente”.
“Circa anno fa Radu mi disse: ‘Fagioli mi ha chiesto soldi per comprare un orologio’. E io: ‘Beh, va bene: aiutalo se vuoi, ma te li darà indietro?’. E lui: ‘Sì certo, lo conosco da tanto tempo’. Me ne ero anche dimenticato. La mamma di Radu era nervosa dopo che sono uscite queste notizie, perché suo figlio è un ragazzo cresciuto in un certo modo da una famiglia di sportivi. E’ uno molto serio, ha preso male questa storia. Succede nella vita, gli ho detto di stare tranquillo. Personalmente, come agente, provo sempre a seguire i giocatori il più possibile, cercando di dare consigli ai più giovani affinché non cadano in questi errori”.