Roma, caos nello spogliatoio: scontro tra Fonseca e calciatori
Nel giro di una settimana la Roma è passata dalle stelle alle stalle. L’euforia per il derby contro la Lazio si è trasformata in una rovinosa sconfitta, stessa cosa accaduta in occasione della sfida di Coppa Italia con lo Spezia. Le voci sul possibile esonero di Paulo Fonseca sono ora insistenti ed è proprio con gli aquilotti che il tecnico portoghese si giocherà la panchina. Un altro passo falso non verrà più tollerato dalla proprietà Friedkin, che al primo anno di gestione vorrebbe non fare i conti con un progetto deficitario. E ottenere subito la qualificazione in Champions League.
Risultati deludenti e tensione nello spogliatoio: caos in casa giallorossa
Oltre ai risultati sul campo, a danneggiare la posizione di Fonseca è l’atmosfera creatasi all’interno dello spogliatoio. Come riportato dal Corriere dello Sport, ieri c’è stato un ammutinamento da parte dei calciatori che si sono rifiutati di svolgere l’allenamento. Il motivo della protesta riguarda innanzitutto il licenziamento del team manager Gianluca Gombar, considerato il principale colpevole della sconfitta a tavolino della Roma contro lo Spezia, per aver ordinato una sostituzione in più eccedendo le norme regolamentari. La situazione si è risolta dopo circa tre ore grazie all’intervento di alcuni giocatori e dello staff tecnico.
I leader della Roma si schierano contro Fonseca
Ma non è tutto. Prima di tornare in campo, Fonseca ha fronteggiato un’animata discussione con i leader della rosa, in particolare con il capitano Edin Dzeko. Il bosniaco ha evidenziato ogni lacuna del lavoro svolto finora da Fonseca, seguito da Lorenzo Pellegrini, Pau Lopez e Gianluca Mancini. Nelle ultime settimane sono emerse perplessità sui suoi sistemi di lavoro, sull’intensità degli allenamenti e sulla gestione delle partite da parte dell’allenatore. Un insieme di critiche destinato a restare immutato nel tempo, quasi come una mancanza di fiducia che non verrà colmata da una vittoria oppure un terzo posto in classifica. Ecco, dunque, che il destino di Fonseca nella Capitale sembra già segnato. Ai Friedkin l’ardua sentenza.