Se Fabio Cannavaro stava pensando di terminare la propria esperienza in Cina – dove allena il Guangzhou Evergrande – e tornare in Europa, quanto successo a dicembre, molto probabilmente, accelererà un processo già in corso.
Come detto, l’episodio è del mese di dicembre ma è emerso solo negli ultimi giorni e a riportarlo è La Gazzetta dello Sport. Cannavaro e il suo staff sarebbero stati bloccati per 12 giorni in un albergo di Doha, senza nessuna possibilità di uscire, come punizione della società per non essere riusciti a passare il turno della Champions League asiatica. A questo si è sommata la sconfitta subita qualche giorni prima in finale di Superleague asiatica contro lo Jangsu Suning.
La ripicca del club, però, più che essere legata ai deludenti risultati sportivi, sarebbe stata messa in atto come punizione nei confronti di Cannavaro. L’ex difensore campione del mondo nel 2006, infatti, avrebbe manifestato alla società la volontà di rescindere il contratto che va in scadenza nel 2023.
A rendere la situazione ancora più surreale è stato l’intervento dell’ambasciata italiana in Qatar. Un episodio grave sul quale Fifa e federazione asiatica potrebbero aprire un’indagine nei confronti dei comportamenti del Guangzhou Evergrande.