Cannavaro: “Scudetto sfida a 4, sarebbe un errore escludere la Juventus”
Il Pallone d’Oro, Campione del Mondo e tanti altri trofei con i club, Fabio Cannavaro, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport per analizzare il campionato italiano e parlare del proprio futuro in panchina: “Studio al computer, guardo tutte le partite. Osservo, mi aggiorno, memorizzo dati dei calciatori. Non ho fretta di scegliere, aspetto. Ho parlato con la federazione polacca, ma avrei avuto poco tempo per preparare lo spareggio per i Mondiali. Avevo parlato anche con Everton, Watford e Cortinthias, ma mi guardo intorno e vedremo. Non voglio sbagliare la scelta”.
Cannavaro, le sue dichiarazioni sulla lotta Scudetto
Nella lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’ex allenatore dell’Evergrande in Cina ha detto la sua sulla lotta scudetto in Serie A. Eccone un estratto.
Se Pioli ha indirizzato il campionato: “Ha lanciato un messaggio, ma per vincerlo c’è ancora un gran lavoro da fare. Ma sarebbe un errore madornale considerare Allegri irrimediabilmente escluso dalla lotta Scudetto. Il Napoli anche se ha perso rimane in corsa, sarà una sfida a quattro”.
Su cosa lo ha colpito del Milan: “Gioca nella maniera più idonea per soffocare l’avversario e quando ti attacca lo fa con eleganza e atletismo. Al Napoli ha rubato la possibilità del palleggio”.
Sull’Inter: “Le partite vanno vinte, Inzaghi lo sa bene e non è tipo da cullarsi sui pronostici. Per ora è il Milan avanti e le altre sono più o meno staccate”.
Sul Napoli: “La grande attesa qualcosa gli ha tolto, ma si diceva la stessa cosa prima della partita contro la Lazio dopo Barcellona. Il calcio è mutevole, ci sono picchi di rendimento e pause che non si possono prevedere. Ci divertiremo fino all’ultima giornata o poco prima. Non immagino strappi decisivi che chiudano la sfida Scudetto in anticipo.
Su Liverpool-Inter: “Ci proverà, nulla è deciso. Ci vuole un miracolo, ma in passato ce ne sono stati e in futuro ne vedremo. Dopo si vedrà se rimarrà la delusione dell’eliminazione oppure l’entusiasmo di essere stati in grado di ribaltare una situazione disperata”.