Campionato spezzatino? La Lega Serie A approva e poi revoca la proposta

Campionato spezzatino? La Lega Serie A approva e poi revoca la proposta

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La questione legata al campionato spezzatino ha tenuto banco nell’assemblea di Lega Serie A di oggi. La proposta è quella di spalmare le 10 gare di ogni giornata del massimo campionato in altrettanti orari diversi a partire dalla prossima stagione. Gli orari sarebbero i seguenti: Sabato 14:30, 16:30, 18:30 e 20:45. Domenica 12:30, 14:30, 16:30, 18:30 e 20:45. Posticipo lunedì 20:45. La motivazione? Evitare problemi di connessione per l’emittente Dazn che ha acquistato i diritti tv per il prossimo triennio.

La proposta, stando a quanto riferito da La Repubblica è stata prima approvata con 13 voti e poi revocata in seguito alle forti pressioni esercitate in particolare dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, e da quello del Genoa, Enrico Preziosi.

La proposta verrà quindi discussa tra una settimana.

Il comunicato di DAZN sulla trasmissione delle partite in contemporanea

Sulla questione DAZN aveva reso noto un comunicato ufficiale, confermando la possibilità di trasmettere in contemporanea le partite del campionato.

Siamo prontissimi per partire. E lo saremo, se e quando sarà necessario, anche per trasmettere le partite in contemporanea. Abbiamo messo in campo ogni sforzo tecnologico per migliorare quanto fatto fino a questo momento. Del resto, essendo una decisione ancora non presa dalla Lega, siamo già attrezzati anche se dovessero essere mantenute le tre partite in contemporanea”.

La critica del sindacato Rai al campionato spezzatino

Lo “spezzatino” non è sicuramente un format che va a genio a tutti. Il sindaco Rai infatti ha diramato un comunicato sulla faccenda:

“Lo spezzatino della Serie A è la vittoria arrogante del business sui tifosi e gli appassionati. In tanti si sono riempiti la bocca con slogan come “il calcio è dei tifosi” quando si trattava di bloccare la SuperLega. E oggi? “Video killed the radio star”: lo spezzatino imposto dai diritti tv rischia di ammazzare la trasmissione di Radio 1 “Tutto il calcio minuto per minuto”, dopo oltre 60 anni di storia.
Così come rischia di abbattere il valore di trasmissioni tv come 90esimo minuto, già oggi messa in difficoltà da embarghi assurdi e anacronostici.
A farne le spese saranno i cittadini che non possono permettersi un abbonamento pay, che da quest’anno deve essere agganciato a un abbonamento per linea web veloce.
Stupisce il silenzio della Rai. AD e CdA, seppur in scadenza, hanno il dovere di difendere patrimoni del Servizio Pubblico, e della storia del racconto dello sport”.

Le parole di Preziosi 

“Sono assolutamente contrario, 14 voti non li prenderanno mai, non è possibile ridurre il calcio in questa maniera, nessuna possibilità che possa avvenire, io e altre società siamo contrarie”.

“Credo che solo sei-sette club siano favorevoli, facevano parte di una coalizione a favore di DAZN. I voti si contano e non si pesano, quindi è impossibile, sarà bocciata”. Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi ha parlato così ai microfoni Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.

Il pensiero di Ferrero

Massimo Ferrero, patron della Samp, ha parlato così della questione: Lo spezzatino? Non siamo un discount…Faccio un appello a tutti i presidenti di Serie A, questa cosa è inaccettabile. Vogliono uccidere il calcio? La realtà è che cercano di fare le partite singole perché Dazn non ce la fa a trasmetterne tre alla volta,vogliono dare un’altra mano all’emittente ott”.

“7 slot è il format con cui abbiamo venduto i diritti. Ora se ne fai 10, il pacchetto vale di più ovviamente perché hai tutte partite separate. Perché lo dobbiamo fare gratis? L’offerta di Dazn è 19,99 euro al mese, siamo arrivati a offrire all’appassionato le partite a un costo medio di 24 centesimi di euro l’una, stiamo impazzendo? Con Sky il costo medio era 1 euro e già era basso. E’ una proposta che domani in assemblea non deve passare. È inaccettabile“.