Eduardo Camavinga. Un nome già noto per alcuni, ma non per tutti. Una cosa è certa: ieri sera, questo nome è balzato all’attenzione di molti.
Il centrocampista del Rennes, a 17 anni e 9 mesi, è stato il terzo giocatore più giovane ad esordire nella Nazionale francese, nel corso del match contro la Croazia. Per trovare esordi ancor più “precoci”, bisogna riavvolgere il nastro di un secolo. I due precedenti, infatti, sono quelli di Maurice Gastiger, esordio nel 1914 a 17 anni e 4 mesi, e di Julien Verbrugghe, che ha vestito la maglia dei transalpini nel 1906, a 16 anni e 10 mesi, quest’ultimo rappresenta tutt’oggi il record assoluto.
Camavinga è nato a Miconge il 10 novembre del 2002. È un ragazzo che ancora “si deve fare”, tuttavia, ha già una predilezione particolare per i record di gioventù. Il 6 aprile 2019, durante la sfida di Ligue 1 tra Rennes e Angers, sostituendo Niang all’89’, entra nella storia del calcio francese ed europeo. Quel giorno avviene il suo esordio a soli 16 anni e 4 mesi: si tratta del più giovane esordiente della storia dei top-5 campionati europei, battuto il record precedente di Mbappè.
Il 18 agosto 2019, mostra alla Francia tutto il suo talento, nella sfida casalinga contro il Psg dei campionissimi. Il ragazzo gioca con personalità, senza accenno di paura. Realizza il 97,6% di passaggi completati, vince 10 dei 17 duelli in cui è coinvolto, serve un assist al bacio per il 2-1 decisivo di Del Castillo e, alla fine del match, si guadagna il premio di MVP. Prima della consacrazione, era stato anche il più giovane calciatore vincitore della Coppa di Francia.
Non sono banali le parole del CT campione del mondo Didier Deschamps, al momento della prima convocazione per Camavinga: “È molto giovane, ma si vede che ha qualcosa in più. Tutto sembra facile per lui. Certo, bisogna essere cauti, forse tutto è avvenuto troppo presto, ma la realtà è che Eduardo ha il potenziale per essere parte della Francia, rimanendo a lungo nella lista dei convocati”.
Eduardo Camavinga è un mancino che, agevolmente, può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, grazie al fisico longilineo, coadiuvato perfettamente da una spiccata eleganza nelle movenze. Le sue doti gli consentono di dare fluidità sulla linea mediana ma, al tempo stesso, grazie al suo gioco vivace, rapido, intelligente, ragionato, si rivela anche un eccellente vertice basso, nonché un regista di assoluto valore.
La sua versatilità, abbinata all’incredibile destrezza, fanno di lui un centrocampista moderno a 360°. Le sue prestazioni non sono passate inosservate e, inevitabilmente, ha attirato le mire dei top club, Real Madrid e Psg su tutti. Il Rennes non ha intenzione di privarsene e, secondo indiscrezioni, valuta il giocatore 100 milioni di euro.
I riflettori della ribalta calcistica si accendono su questo ragazzo, offrendogli anche un riscatto importante, dopo un’infanzia non semplicissima.
Un articolo de L’Equipe dell’ottobre 2019 ha ripercorso le tappe di Camavinga. Il ragazzo si è trasferito in Francia ad appena due anni dall’Angola e, fin dal suo arrivo in terra transalpina, ha avuto molte difficoltà per ottenere la cittadinanza francese. Il noto giornale transalpino, infatti, raccontò di come un incendio distrusse la dimora della sua infanzia, causando la distruzione dei documenti relativi allo stato di famiglia. Dal 2017, il Rennes si è attivato alacremente per aiutare il ragazzo, ma non è stato semplice.
Durante lo sviluppo dell’iter burocratico, Camavinga è stato registrato come congolese, ereditando la cittadinanza del padre. Negli ultimi mesi del 2019 arriva la cittadinanza francese. Il ragazzo viene subito convocato in Under 21 e, il 15 novembre 2019, esordisce contro la Georgia giocando per 90′. Poi, ieri sera, la magica prima volta, con i campioni del mondo, con i “grandi del calcio”. Dove può arrivare Camavinga? Lo vedremo. Intanto il ragazzo sta vivendo un presente roseo, in attesa di costruire un futuro aureo.