Call urgente alla Pinetina: oltre a Zhang ci sono anche Marotta e Antonello | Tragedia Inter
Non è tutto oro quello che luccica. L’Inter domina il campionato, ma Zhang deve risolvere una grana non da poco. Ed ecco una call urgente.
Le due facce della stessa medaglia. Una è luccicante. Un annetto fa Simone Inzaghi stava facendo le valigie, era in predicato di essere esonerato per quel cammino a dir poco zoppicante in campionato, nonostante volasse in Champions e metteva trofei in bacheca, vedi la Supercoppa contro gli odiati arcinemici sportivi del Milan.
Un anno dopo la vita di Inzaghi è completamente cambiata. Ha già rinnovato con un’Inter che a meno di clamorosi colpi di scena metterà la seconda stella sul petto, capirà che vuol dire vincere uno scudetto. E intanto è partito con il piede giusto nella fase di Champions League da dentro o fuori.
La ribellione a un destino segnato, uno switch clamoroso e tanto acume tattico sono qualità che non stanno passando inosservate agli occhi dei grandi club stranieri, compresi quelli della Premier League inglese, specialmente in un’annata che porterà a un valzer su diverse panchine gloriose senza precedenti, vedi il Liverpool pronto a entrare nell’era post Klopp.
L’Inter si è già portata avanti per prolungare quell’accordo da 5,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2025, magari per farlo diventare l’allenatore più pagato in Italia, ma prima Zhang deve risolvere una grana non da poco.
Zhang e il focus su
Il 20 maggio scadono i termini per la restituzione del maxi-prestito ricevuto tre anni fa da Oaktree. In ballo ci sono tanti soldi, per qualcuno troppi: sono oltre 350 milioni (275 più interessi) da restituire in base a un prestito che, come garanzia, aveva proprio il pegno delle azioni del club.
Ma Steven Zhang non ha nessuna intenzione di cedere la sua Inter, o dividerla con un fondo. Per questo sta percorrendo la strada che potrebbe portare a scadenza il prestito per altri anno. Il fondo Usa ha molto apprezzato la nuova capacità di coniugare risultati e sostenibilità, oltre che la riduzione del monte ingaggi e l’aumento del fatturato, e sembra ben intenzionato a trattare.
Oaktree-bis, uno scenario percorribile
Lo ha detto chiaramente il numero uno dell’Inter nell’ultima conference call con gli investitori per il secondo semestre. Un appuntamento, spiegato Corsport, che segue quello di novembre, dove tutti hanno apprezzato dei numeri che hanno sempre il segno meno davanti, ma si è registrato incremento dei ricavi rilevante, grazie soprattutto alle cessioni di Onana e Brozovic, senza dimenticare i nuovi sponsor.
La questione Oaktree-bis è il punto nodale del futuro dell’Inter: la possibile decisione di accordarsi per una nuova scadenza rispetto al prestito avuto dal fondo americano significherebbe in primis non dover cedere l’Inter, ma soprattutto essere sulla via del successo.