Ha fatto molto scalpore l’assenza di Fabio Quagliarella in occasione del delicato match contro l’Inter di mercoledì scorso. Nel pieno delle voci sul suo possibile trasferimento alla Juventus, l’attaccante e capitano blucerchiato è stato clamorosamente escluso dai titolari. C’è di più: non è nemmeno entrato a partita in corso. Una timida motivazione è stata offerta dal tecnico Claudio Ranieri in conferenza stampa: “Ho preferito La Gumina perché c’era bisogno di rincorrere gli avversari”. Ma il vero chiarimento è arrivato dallo stesso Quagliarella, che l’indomani ha pubblicato su Instagram un post in cui giura amore eterno alla Sampdoria, legittimando di fatto la sua permanenza a Genova.
Il no alla Juventus obbliga la Sampdoria a presentare un’offerta di rinnovo contrattuale fino al 2022. Quagliarella ha stretto un patto con il presidente Massimo Ferrero: in base al rendimento in campo e alla tenuta fisica durante gli allenamenti, l’attaccante avrebbe deciso se continuare oppure no. I dialoghi sarebbero iniziati a marzo, senza fretta, ma questa svolta di mercato inaspettata ha scombussolato i piani della dirigenza. Prolungamento annuale a 1,3 milioni di euro netti (tra i più alti della rosa blucerchiata) con possibilità di ricoprire un ruolo dirigenziale al termine del prossimo campionato, qualora appendesse gli scarpini al chiodo.
Per quanto sia importante nell’organico tecnico, Quagliarella non potrà giocare ogni partita della stagione alla soglia dei 39 anni. Ma la cura Ranieri sta funzionando: dopo un trend altalenante, il numero 27 doriano è rimasto in panchina a Verona per poi essere lanciato, qualche giorno più tardi, nei minuti finali della sfida casalinga contro il Crotone. Risultato? Un gol convalidato, uno annullato. Successivamente, Quagliarella si è ripetuto contro il Sassuolo (ma dal primo minuto) ed è rimasto a secco nell’ostica trasferta di Roma. L’alternanza voluta da Ranieri lo ha costretto alla panchina contro l’Inter, ma lo candida per un posto da titolare in vista del derby ligure con lo Spezia. Un’occasione ghiotta per Quagliarella: aumentare lo score in Serie A (7 gol in 14 giornate) e dimostrare a tutti di non essere ancora finito.