Mbappé tra PSG e Real Madrid: perché l’affare è (im)possibile

Le dichiarazioni rilasciate da Kylian Mbappé circa il suo futuro hanno spaventato il Paris Saint-Germain: “Ho parlato con il club per valutare la proposta di rinnovo. Ci penserò. Non voglio firmare un contratto e dire dopo un anno che voglio andarmene perché non mi convince il progetto. Se firmo, è per restare a lungo”. Parole che hanno una doppia interpretazione: fungono da scossa al PSG, che ha da poco intrapreso un nuovo progetto con il tecnico Mauricio Pochettino; e da monito al Real Madrid, intenzionato ad acquistare l’attaccante classe ’98 al termine della stagione. Mbappé firmerà soltanto se il club parigino saprà garantire la propria ambizione in campo internazionale. Altrimenti sarà addio. Ma può davvero il Real Madrid sostenere i costi dell’operazione?

Innanzitutto offrirebbe 15 milioni di euro in meno al calciatore (dai 36 futuri al PSG ai 21 che percepirebbe in Spagna). E poi c’è la spesa per il cartellino, il cui valore è superiore ai 150 milioni di euro. E con il prestito di 570 milioni per la ristrutturazione dello stadio Bernabeu, la trattativa sembra in salita. Inoltre, i ricavi sono diminuiti a causa del Coronavirus, come testimoniato dalle possibili partenze di pezzi pregiati della rosa com Sergio RamosLucas Vazquez Luka Modric. Il patron Florentino Perez, dunque, non può permettersi in questo momento storico di compiere altri investimenti tanto onerosi. Se poi si considerano i risultati deludenti della squadra di Zinedine Zidane, per risolvere i problemi occorre rivoluzionare la rosa e non basarsi su un singolo calciatore.