Zlatan Ibrahimovic è ancora indisponibile e lo sarà verosimilmente almeno per altre 2 settimane, in attesa di capire come andranno i controlli previsti per il 27/28 dicembre. Dopo aver appreso del problema al polpaccio, seguente all’infortunio muscolare in cui è incappato Ibra nella trasferta di Napoli, la dirigenza del Milan ha cominciato seriamente a pensare alla possibilità di fiondarsi sul mercato per andare a prendere un vice Ibrahimovic.
Effettivamente in rosa il Milan non possiede una vera e propria prima punta che possa fare le veci dell’attaccante svedese. Sia Leao che Rebic hanno dimostrato di trovarsi maggiormente a proprio agio giocando come esterni di sinistra. Come centravanti è andato leggermente meglio il portoghese, ma entrambi inducono tutta la squadra a giocare in maniera totalmente diverse. Con loro non ci si può appoggiare al centravanti per far salire la squadra, per proteggere palla o per creare spazi per gli inserimenti dei trequartisti. Il gioco diventa molto più veloce e verticale, con un continuo attacco della profondità.
Un vero centravanti servirebbe a dare continuità all’idea di gioco che viene espressa quando in campo c’è Ibrahimovic ed è per questo che un vice potrebbe servire realmente. Con Colombo ancora troppo giovane, la dirigenza rossonera potrebbe virare su un profilo di maggiore esperienza o anche su un giovane leggermente più pronto, da far crescere al fianco di Ibra ma anche da poter buttare dentro senza paura. Da Jovic a Scamacca passando anche per Pavoletti e Milik. I nomi fatti in questi giorni sono molteplici, ma molto dipenderà anche dalle uscite.
Si, perchè qualora il Milan decida di prendere un vice Ibrahimovic, Leao e Rebic saranno automaticamente visti solo ed esclusivamente come esterni e sulla trequarti ci sarebbe un abbondanza spropositata: Leao, Rebic, Hauge, Brahim Diaz, Calhanoglu, Saelemaekers e Castillejo per soli 3 posti.
Con l’ingresso di un altro centravanti almeno uno dei fantasisti citati dovrebbe andare via e la scelta potrebbe ricadere su Castillejo. Lo spagnolo infatti è il peggiore per rendimento fino a questo momento ed è anche l’unico realmente sacrificabile. Dagli intoccabili Calhanoglu e Saelemaekers ai giovani Rebic e Leao, passando per Brahim Diaz in prestito e per Huage arrivato giusto questa estate.