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Calciomercato Juve, un esubero al passo d’addio: due squadre in pole

Gran parte del calciomercato estivo della Juve passerà dalla cessione dei cosiddetti esuberi. Tra questi rientra sicuramente Denis Zakaria, centrocampista arrivato a Torino nell’inverno del 2022 ma ben presto finito ai margini del progetto tecnico di Max Allegri. Come riferito da TMW, proprio la mezzala svizzera sarebbe ad un passo dall’addio alla Vecchia Signora, con due squadre in pole per assicurarsi le prestazioni dell’ex Chelsea.

Calciomercato Juve, due squadre in pole per Zakaria: la situazione

Su Zakaria è forte il pressing di Lipsia e West Ham. La formula sulla quale si sta lavorando è quella del prestito con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro ai quali Giuntoli vorrebbe aggiungere anche qualche bonus. La strada sembra tracciata: chi convincerà il giocatore otterrà il via libera dai bianconeri che dopo Arthur, passato ufficialmente alla Fiorentina, libererebbero ulteriore spazio a centrocampo potendo così affondare su Franck Kessié, primo obiettivo per la mediana di Allegri e per quale c’è già un accordo con il Barcellona sulla base di un prestito con diritto di riscatto a 15 milioni di euro, bonus inclusi, che diventerebbe obbligatorio in caso di qualificazione in Champions League dei bianconeri. Kessié dal canto suo ha già raggiunto un accordo con Giuntoli: l’ivoriano firmerebbe un annuale da 6.5 milioni a stagione che verrebbe prolungato per i successivi 4 anni in caso di riscatto.

Juve, e Lukaku? Big Rom aspetta. Le ultime

(Photo by BULENT KILIC/AFP via Getty Images)

Oltre a Kessié, la partenza dei vari esuberi (tra cui figura anche Bonucci e considerato anche Locatelli non incedibile: di fronte ad un’offerta da almeno 25 milioni potrebbe partire) servirà a sbloccare anche la situazione legata a Romelu Lukaku. Il belga, nelle idee di Giuntoli dovrebbe rappresentare il post Vlahovic, ma viste le difficoltà riscontrate per la cessione del serbo si sta facendo strada l’idea di prendere l’ex Inter a prescindere.

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Published by
Alberto Petrosilli