Chi necessitava maggiormente di rinforzi in questo mercato invernale era sicuramente il Cagliari. Impelagato nella lotta per la retrocessione, il club di Giulini necessitava di rinforzi e Walter Mazzarri è stato accontentato. Quattro gli acquisti in questa finestra di gennaio, in particolare in difesa ed a centrocampo. Due uruguaiani hanno dato l’addio (Caceres e Godin), ma nessun big è stato ceduto e Joao Pedro è rimasto in Sardegna. Entrano Lovato, Goldaniga, Baselli e Gagliano dell’Avellino.
Il vero titolare della campagna acquisti di gennaio del Cagliari è il 21enne Matteo Lovato, arrivato in prestito dall’Atalanta per questi sei mesi fondamentali. Al terzultimo posto in classifica, i sardi sono lontani solo un punto dalla salvezza e Mazzarri sembra iniziare ad aver trovato la quadra per non retrocedere. Il difensore centrale andrà ad occupare il posto tra Goldaniga e Carboni e già contro l’Atalanta potrebbe fare il suo esordio in maglia rossoblu. Con Gasperini non ha trovato grande spazio, giocando titolare solo contro la Lazio ad ottobre, poi si è fermato per quattro partite per un infortunio muscolare. Ora con Mazzarri avrà l’opportunità di farsi vedere e guidare il reparto difensivo, un cmpito importante per questo finale di stagione e per la salvezza degli isolani. L’altro difensore che prenderà il posto dei partenti sarà è Edoardo Goldaniga, arrivato dal Sassuolo: il posto nel terzetto difensivo, sulla destra, è il suo. Tra infortuni e coronavirus non è riuscito a giocare tante partite con i neroverdi, ma Dionisi gli ha preferito sempre altri nel corso della stagione. Soltanto nelle ultime due partite contro Roma e Fiorentina ha giocato titolare, ma ora anche lui dovrà contribuire alla salvezza cagliaritana.
VOTO MERCATO: 6.5
Mandati via gli ‘epurati’, come annunciato a dicembre dopo una serie di brutti risultati, il Cagliari si è rinforzato in difesa con un giovane come Lovato ed un esperto come Goldaniga. Nel mercato invernale gli investimenti da fare non sono mai alti per squadre come il Cagliari, ma non c’è stato immobilismo e Mazzarri è stato accontentato. Mezzo voto in più proprio per l’addio di chi non era al 100% dentro al progetto.