Calcio in lutto, è morto Totò Schillaci: addio al mito di Italia ’90
Grave lutto nel mondo del calcio italiano e internazionale. É morto all’età di 59 anni Salvatore “Totò” Schillaci, iconico e leggendario attaccante delle Notti Magiche di Italia ’90, dove fu capocannoniere della manifestazione. In carriera ha vestito le maglie di Juventus e Inter, vincendo due Coppe UEFA con bianconeri e nerazzurri.
Una notizia che purtroppo era nell’aria ormai da giorni, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Totò Schillaci ricoverato in ospedale da settimane per un tumore che lo stava affliggendo da tempo. L’ex giocatore non ha vinto la sua battaglia, e si è spento questa mattina all’ospedale Civico di Palermo.
Addio Totò. Si è spento Salvatore Schillaci. L’eroe di Italia ’90 che ha fatto sognare una generazione intera
Salvatore Schillaci inizia la sua carriera nelle giovanili del Messina nel 1982, dove compie un percorso di crescita che nella stagione 1988/1989 lo porta a vincere la classifica marcatori in Serie B. Le ottime prestazioni nella formazione siciliana, gli valgono la chiamata della Juventus nel luglio del 1989.
Resta in bianconero per tre stagioni, con cui totalizza 132 presenze con 36 gol e 13 assist e vince la Coppa UEFA nel 1990. Nell’estate del 1992 passa all’Inter. In nerazzurro mette a referto 36 presenze con 12 gol e 6 assist, aggiudicandosi nel 1994 la sua seconda Coppa UEFA. Lascia il calcio italiano nel luglio del 1994, per trasferirsi in Giappone allo Jùbilo Iwata. In Asia Schillaci resta due stagioni, dove nella stagione 1994/1995 riesce a vincere la classifica marcatori della lega nipponica.
Le imprese di Italia ’90 e il Mondiale sfiorato
Il ricordo e la memoria nell’immaginario collettivo di Totò Schillaci resterà per sempre legato al Mondiale di Italia ’90, dove l’attaccante si ritrovò quasi inaspettamente come eroe a sorpresa, e che entusiasmò una Nazione intera.
Schillaci segnò ben 6 gol in quell’edizione del Mondiale, andando a segno per due volte nella fase a gironi (contro Austria e Cecoslovacchia), e trascinò gli Azzurri di Azeglio Vicini anche nella fase ad eliminazione diretta, andando a segno negli ottavi di finale contro l’Uruguay e segnando il gol vittoria nei quarti contro l’Irlanda. I sogni di quella Nazionale si infransero solo in semifinale ai calci di rigore contro l’Argentina di Maradona, in una partita dove l’Italia passò in vantaggio ancora grazie a Schillaci. Totò segnò il suo ultimo gol di quel Mondiale nella Finale per il terzo posto contro l’Inghilterra, portandosi a quota 6 e vincendo sia la classifica marcatori che il premio di miglior giocatore del torneo.