Tira, molla. Rottura, crisi, divorzio vicino. Passo indietro, si resta insieme. Decisione maturata dopo un anno di crisi, non si può più andare avanti. Ma non si può andare per cause legali, restiamo inieme. Tutto e niente. Una storia d’amore travagliata, usurata dagli anni e dai cambiamenti intorno. Messi e Barcellona ancora un’unica cosa, ma non c’è un lieto fine. Il punto di partenza e il punto di arrivo sono gli stessi: la Pulce simbolo dei Blaugrana. Ma in mezzo c’è un mondo, esploso come il Big Bang negli ultimi mesi.
“Amore che fuggi, da me tornerai“. Parole e musica di Fabrizio De André, preghiere dei tifosi del Barcellona nelle ore convulse della vicenda. Il Barcellona a Messi ha chiesto un bacio, Lionel gliene ha resituiti altri cento. E viceversa. Uno ha fatto bene all’altro. “Quei giorni perduti a rincorrere il vento“. E il pallone. Il prato del Camp Nou ha visto Lionel correre, esultare, gioire. Una storia d’amore bellissima, pura, genuina. D’altri tempi. Prima che qualcosa cambiasse le carte in tavola: il legame resta, cambiano gli occhi con cui ci si guarda. “E tu che con gli occhi di un altro colore mi dici le stesse parole d’amore, fra un mese, fra un anno, scordate le avrai“. Il “ti amo” che si sono ripetuti Messi e il Barcellona nel siglare la tregua armata è scarico, spento, pallido.
Amore e odio, odio e amore. Storia di attrazione e ribrezzo allo stesso tempo. Lo scriveva Catullo ai tempi dei latini, lo vive ognuno di noi al giorno d’oggi. Storia che si ripete, insita nell’umanità. “Io ti ho amato sempre, non ti ho amato mai. Amore che vieni, amore che vai“. Messi per un attimo ha cancellato tutto il bene che c’era stato: voleva andarsene, far valere le proprie ragioni. Anche nelle segrete stanze tra fogli, clausole, interpretazioni. Voleva trovare il cavillo per scappare in silenzio, non lo ha trovato ed è rimasto. Un amore che stava andando e che è tornato. Una storia che va avanti, ma senza il lieto fine. Una tregua armata più che una pace. Durerà? Sarà un anno di amore che viene e che va, di ripensamenti e di convinzioni. L’estate prossima saremo di nuovo qua: perché in una storia d’amore c’è sempre la resa dei conti.