Calcio e Crisi Covid, gli aiuti e il divario tra Francia e Italia

Calcio

(Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

La situazione pandemica ha colpito in modo irreparabile l’equilibrio economica della società. Dai singoli individui alle famiglie, dalle piccole alle grandi imprese. Non ci sono stati sconti neppure per il calcio, specialmente considerando le già complesse situazioni finanziarie in essere attorno a molteplici club. Un’interessante analisi di Calcio e Finanza, basata sui dati riportati da La Gazzetta dello Sport, svela quanto già lamentato dai vertici delle istituzioni calcistiche italiane in merito agli aiuti economici riservati al movimento. Il benchmark di riferimento è la Francia e gli ingenti fondi stanziati dal governo. Il risultato è un divario forte e ingiustificabile che deve far riflettere.

Calcio e crisi, la Francia come esempio

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, sono ben 8 miliardi di euro, l’importo che ha stanziato il governo francese a sostegno dello sport. Mediante finanziamenti – a termine o a fondo perduto – e cancellazioni di imposte, il calcio professionistico transalpino ha giovato di 1 miliardo di euro come sostegno. Imbarazzante il paragone con il nostro paese, il cui governo, ha riservato appena 5 milioni di euro alla Serie A.

Calcio E Finanza riporta fedelmente le mosse del Ministro dello Sport francese Roxana Maracineanu. Le società calcistiche godranno di agevolazioni che arriverebbero a coprire fino al 70% delle perdite dovute alla crisi Covid, tradotte in minori incassi a 360 gradi: da sponsor a botteghino fino alla gran parte dei ricavi commerciali. Inoltre, in Francia, sono stati estesi da 6 a 10 anni i termini di rimborso dei prestiti a favore dei club e garantiti dallo Stato transalpino. In totale, sono stati erogati prestiti – ai club di Ligue 1 – per 687 milioni di euro ad un tasso d’interesse dell’1%. Tale importo, è stato poi ‘supportato’ da altri 200 milioni di tasse eliminate, nonché 48 milioni di euro versati a fondo perduto.