Serie A

Cagliari-Parma: perdere significa retrocedere

Cagliari e Parma scendono in campo questa sera per affrontarsi nella 31a giornata di Serie A. Entrambe compagini non si trovano in buone condizioni di classica, per usare un eufemismo: i sardi sono al 18esimo posto con 22 punti, i crociati al 19esimo con appena 20 punti.

Cagliari-Parma: ultima chiamata per la salvezza

Una vittoria per la squadra di D’Aversa rinnoverebbe di fatto in maniera concreta la corsa alla salvezza, con un sorpasso ai danni della compagine di Semplici e con la possibilità di accorciare sul Torino impegnato poi domani pomeriggio contro la Roma alle 18.00. La sfida contro il Cagliari è l’ultima chiamata per Gervinho e compagni, consapevoli di dover vincere per lasciare ancora una minima speranza ai tifosi di restare in Serie A per la prossima stagione.

Per i sardi la situazione non è probabilmente così drastica, ma una sconfitta la complicherebbe in maniera quasi categorica. Farsi sorpassare dal Parma e rischiare che il Torino possa allungare condannerebbe la squadra di Semplici ad una rincorsa insperata ma soprattutto ad un crollo mentale che a questo punto della stagione potrebbe risultare fatale.

La qualità non manca a nessuna delle due squadre, ma la sensazione è che assisteremo ad una partita intrisa di paura con due squadre consapevoli della posta in palio. E’ vietato sbagliare per provare a giocarsi le proprie speranze di salvezza fino all’ultima giornata.

Una sconfitta, sia a livello mentale che probabilmente anche di classifica, potrebbe di fatto sancire la retrocessione. In caso di pareggio cambierebbe poco o nulla a livello di classifica, soprattutto qualora il Torino uscisse sconfitto dalla sfida con la Roma. Nel caso del Parma, soprattutto, peserebbe ancora di più la mancanza di una vittoria e di conseguenza resterebbe, concretamente, solo il Cagliari ancora in corsa per rimanere in Serie A. Dunque il coraggio dovrà prevalere sulla paura per giocarsi fino in fondo le chance di permanenza nella massima serie.

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Published by
Antonio Giordano