Cagliari, il messaggio di Ranieri: “Crediamo nell’impossibile”

Cagliari, il messaggio di Ranieri: “Crediamo nell’impossibile”

Ranieri, il messaggio motivazionale per il Cagliari (Getty Images) - calcioinpillole.com

L’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri ha mandato un messaggio motivazionale all’ambiente nonostante il pessimo periodo della squadra. Il tecnico ci crede

Il Cagliari ha bisogno di una scossa, e pure bella forte. Ultima in classifica con due soli punti conquistati sta vivendo uno dei suoi peggiori periodi. Il ritorno in Serie A non sta andando come sperato. Due pareggi e solo sconfitte nelle prime otto giornate del campionato. L’ultima disfatta è arrivata contro la Roma di José Mourinho. Un 4-1 netto e che ha ammazzato ancor di più il morale dei sardi. E’ vero che il calendario non ha aiutato il Cagliari, chiamato ad affrontare diverse big in questo avvio di stagione. La sosta potrà comunque servire a recuperare energie fisiche ma soprattutto mentali, e le giuste motivazioni per far meglio sul campo al rientro. Claudio Ranieri, l’allenatore, ha mandato un bel messaggio alla sua squadra e all’ambiente rossoblu in generale. Mai arrendersi, questo il concetto di Sir Ranieri, uno che ci è abituato a compiere imprese nel calcio.

Cagliari, Ranieri motiva l’ambiente

Claudio Ranieri è stato ospite durante l’evento organizzato dal Coni, in cui sono stati consegnati i Premi Scopigno e Pulici. Il tecnico è stato premiato come miglior allenatore in Serie B della scorsa stagione. Intervistato dai giornalisti presenti, è stato chiamato a rispondere del pessimo periodo che sta attraversando la sua squadra da neo promossa in Serie A. Ranieri non si è nascosto dietro un dito, ma vuole credere che tutto può cambiare e che si può riscattare quanto di deludente fatto sino ad oggi. Questo il bel messaggio dell’allenatore: “Ora dobbiamo sudare, siamo gli ultimi arrivati, ma crediamo nell’impossibile. Se non si vince si impara, dicono. Allora siamo diventati scienziati. I miracoli lasciamoli ad altro. Ci vuole lavoro, perseveranza e credere nel lavoro che facciamo. Le altre si allenano veramente bene. Ci sono macchine di Formula 1 e noi siamo una utilitaria. Ma dobbiamo crederci”.