Il 6 gennaio 2021 si è rivelato indigesto per il Cagliari, uscito sconfitto dallo scontro diretto contro il Benevento in occasione della sedicesima giornata del campionato di Serie A. La rete siglata al 20′ da Joao Pedro non ha distrutto le speranze di rimonta dei giallorossi, capaci di ribaltare il risultato tra il 41′ e il 44′ grazie all’ex Marco Sau e al difensore Alessandro Tuia. Un 2-1 inaspettato che ha compromesso ancor più le ambizioni di un club costruito per puntare all’Europa. Ebbene, a pochi turni dal giro di boa, i sardi distano quattordici punti dalla sesta posizione, a cui potrebbero aggiungersene tre per via dei match ancora da disputare per Napoli e Atalanta.
Basta guardare in alto. Occorre abbassare gli occhi e fronteggiare il fantasma della retrocessione. La discesa in Serie B rappresenta un’ipotesi difficilmente concretizzabile, sono troppe le squadre di livello inferiore al Cagliari, ma mai sottovalutare le trappole che ogni anno offre la Serie A. Quante volte società blasonate hanno dovuto lottare fino alla fine per mantenere la categoria, talvolta per una manciata di punti. Esempi lampanti sono Fiorentina e Genoa, a un passo dalla disfatta nel corso delle passate stagioni. Il cambio di obiettivi rappresenta di per sé un fallimento, una macchia sui primi mesi di Eusebio Di Francesco in Sardegna. E non c’è Radja Nainggolan che tenga.
Il curriculum del tecnico abruzzese parla da solo. L’ottimo lavoro svolto con il Sassuolo, approdato in Europa League per la prima volta nella sua storia, e la cavalcata in Champions League con la Roma, portata in semifinale contro ogni aspettativa. I dubbi sorgono nel recente passato di Di Francesco, che sta ripetendo il passo falso commesso alla Sampdoria: dopo un mercato inconsistente e l’incapacità di sfruttare il materiale a disposizione, fattori che hanno causato una serie irreparabile di sconfitte, DiFra aveva risolto il contratto con la società. La colpa sembrava essere del club, ma l’arrivo di Claudio Ranieri ha evidenziato ed evidenzia tuttora le scarse prestazioni dell’allenatore in blucerchiato. Ecco, dunque, che la finestra invernale di calciomercato potrà essere importante ma non vitale. In caso di altri insuccessi, la posizione di Di Francesco dovrà necessariamente essere messa in discussione perché conta il presente, nient’altro. Il Cagliari non può permettersi né cali drastici né primedonne.