Serie A

Cagliari, Di Francesco: “L’equilibrio è fondamentale! Nainggolan? Zero rabbia”

Intervenuto ai microfoni di Radiolina, l’allenatore del Cagliari, Eusebio Di Francesco, ha spaziato tra varie tematiche, iniziando dal mancato colpo del mercato, che risponde al nome di Radja Nainggolan.

Non sono arrabbiato, ma sono concentrato sulla rosa a disposizione. Radja non è arrivato per situazioni particolari, ma guardiamo avanti e con fiducia. La rosa è ampia e devo stare attento a non creare malcontento nei giocatori“.

Due settimane piene di sosta, in cui il tecnico ha potuto lavorare con buona parte della squadra e recuperare qualche infortunato: “Abbiamo avvicinato alle nostre idee di gioco giocatori come BradaricCeppitelli. Tutti devono mettermi in difficoltà nelle scelte e per farlo devono alzare il livello degli allenamenti. Non esistono titolari e riserve: tutti sono parte del progetto“.

La parola d’ordine del gioco di Di Francesco è solo una: “Equilibrio: una parola che sto usando parecchio. Magari quando avremo acquisito consapevolezza potrò fare scelte più offensive, sempre con il sacrificio di tutti“.

Il Cagliari ha collezionato appena un punto nelle prime tre gare di campionato (1-1 sul campo del Sassuolo), anche se – va detto – gli avversari erano di prim’ordine. Il tecnico si è poi soffermato su qualche singolo: “Joao Pedro predilige giocare dietro la punta, infatti stiamo lavorando anche sul 4-2-3-1. Può essere decisivo con i suoi gol ed i suoi assist. Pavoletti si sta allenando con molta intensità, anche se deve ancora trovare la condizione migliore. Ounas è unico rispetto al resto della rosa: bravo nell’uno contro uno e nel mandare in porta i compagni. Aumenta il tasso tecnico. Zito Luvumbo ha 18 anni e buoni colpi: non l’ho ancora convocato per questioni di transfer“.

Infine, una chiosa su comDi France è cambiato il modo di allenare con la pandemia: “I tempi si sono dilatati e non è facile instaurare un rapporto con la squadra, soprattutto per chi, come me, veniva da un’altra esperienza. Si è condizionati dal virus sia prima che dopo le partite. Dobbiamo prendere quello che arriva e stare attenti“.

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Published by
Biagio Vaira