Buonuscita, rescissione e addio: con la Juve è finita malissimo | Se ne va sbattendo la porta
Acqua agitate, mugugni e sfuriate: clima non dei migliori alla Juventus. Buonuscita, rescissione e addio, finirà nel peggiore dei modi.
Una stagione da salvare, centrando due obiettivi che per la Juventus sono di fondamentale importanza, quasi quanto la valorizzazione dei tanti talenti sbocciati dalla Next Gen. Il primo obiettivo è molto simile a un diktat: il ritorno in Champions League.
Il secondo, ora che il Mondiale per Club è cosa certa nonostante il desiderio di ricorsi che ha in mente il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, è il secondo posto in Serie A, oppure quantomeno la finale di Coppa Italia: in entrambi i casi, infatti entrerebbero altri soldi, oltre che la possibilità di alzare un trofeo, la Supercoppa italiana.
Partendo da questo presupposto, si penserà alla strategia di calciomercato, partendo però dal fatto che, prima di ragionare su chi verrà, la Juventus dovrà valutare e capire chi prolungherà in bianconero. Cristiano Giuntoli ha già blindato Miretti e Yildiz, Huijsen e Gatti, Fagioli e soprattutto Bremer.
Il prossimo potrebbe essere Daniele Rugani, sempre più vicino alla fumata bianca, a differenza di Alex Sandro, via a parametro zero. Tutta da monitorare la situazione di Adrien Rabiot, sempre sibillino insieme alla madre Veronique, anche se il francese qualcosa l’ha detta, deciderà prima dell’Europeo.
Chiesa e Vlahovic, che si fa?
Passando ai giocatori in scadenza nel 2025, il primo della lista è Federico Chiesa, per cui si prospetta almeno un rinnovo fino al 2026, onde evitare di perderlo a zero. Stesso discorso potrebbe essere fatto per Mattia Perin e Wojciech Szczesny. Quote al ribasso per McKennie e Kean, più probabile l’estensione dell’accordo con il capitano, anche se Danilo non sta ripetendo l’ottima, scorsa, stagione, causa soprattutto infortuni.
Non c’è grande fretta per Dusan Vlahovic, nonostante qualche big (vedi Bayern Monaco) potrebbe mettere pressione alla Juventus. Per questo Giuntoli sta anticipando i tempi rispetto a un contratto che scade nel 2026: i primi contatti con l’agente del serbo sono stati positivi: si lavora sulla base di un biennale da 12 milioni, con una forma si studia la formula per renderlo più sostenibile. Ma domanda è un’altra.
Che si fa con Max Allegri?
La dirigenza della Juve si è sempre schierata dalla parte di Allegri anche perché sta rispettando tutti gli obiettivi, il problema arriva da fuori: il tiro incrociato stampa-tifosi ha reso l’allenatore bianconero molto irascibile, come dimostrato nel dopo gara di Juve-Genoa.
Dall’ira alla resa, il passo potrebbe essere breve. Anche perché per il momento non c’è molta chiarezza sul suo futuro, chissà che non lui a chiedere di andare via, con una buonuscita, a fine stagione. Non sarebbe certo una sorpresa.