Bundesliga, ma che squadra è il Bayer Leverkusen?

Bayer Leverkusen

(Phoot by Ina Fassbender, Onefootball.com)

Il Bayer Leverkusen si sta rendendo protagonista di una stagione incredibile. Le Aspirine guidate da Xabi Alonso sono primi in classifica in Bundesliga davanti al Bayern Monaco e già qualificati al prossimo turno di Europa League. Il tutto mettendo in campo un gioco assolutamente moderno. 

Una delle migliori sorprese di questi primi mesi di stagione è sicuramente il Bayer Leverkusen. La squadra allenata da Xabi Alonso sta risultando come uno dei team più efficaci e belli da vedere in Europa, e le prestazioni e i dati sono lì a dimostrarlo.

Bayer Leverkusen
(Photo by Ina Fassbender. Onefootball.com)

Bayer Leverkusen, la cooperativa imbattuta del gol di Xabi Alonso: 46 gol fatti e un sogno chiamato titolo davanti ai rivali di sempre del Bayern

L’ex grande centrocampista di Liverpool e Real Madrid ha assunto l’incarico di tecnico del Bayer Leverkusen lo scorso 5 ottobre 2022. Xabi Alonso ha subito messo un’impronta decisa e importante sul Bayer, dove salvo pochissime eccezioni ha impostato la squadra con un 3-4-2-1 molto fluido e molto poco prevedibile.

La stagione scorsa non ha portato troppe soddisfazioni o titoli, con il Bayer che ha chiuso al sesto posto in Bundesliga guadagnadosi la qualificazione in Europa League. Ma è servita per seminare quello che poi stiamo vedendo in questa annata.

L’estate del mercato ha contribuito a far crescere il progetto tattico di Xabi Alonso, che ha salutato Moussa Diaby (andato all’Aston Villa per 55 milioni di euro), ma ha accolto in rosa giocatori assolutamente funzionali al progetto e al modulo.

Il colpo Grimaldo a parametro zero dal Benfica è probabilmente il più sottovalutato dell’anno. Prendere gratis uno dei migliori terzini mancini offensivi d’Europa è davvero stato un’idea di peso. Poi altri giocatori che hanno aggiunto esperienza come Granit Xhaka e varietà offensiva come Jonas Hofmann e la fiducia data al talento Victor Boniface, preso per colmare gli addii di Diaby e Azmoun.

Un 3-4-2-1 “Guardioliano”. Il Bayer Levekusen di Xabi Alonso è uno dei migliori attacchi d’Europa. Solo il Bayern segna di più ma è meglio del City

Come detto questa stagione ha dato continuità tecnica al Bayer Leverkusen, che plasmato dal 3-4-2-1 del suo allenatore ha preso fiducia e morale nella propria espressione di gioco e di talento individuale, con una squadra che ha segnato 46 gol in tutte le competizioni.

In porta il titolarissimo è il finlandese Hradecky, portiere esperto e di grande solidità. La linea a 3 dei difensori è composta da un trio che mixa gioventù e forza fisica. Il leader è Jonathan Tah, assieme a lui Kossounou (classe 2001) e Tapsoba (classe 1999). Un gruppo che ha subito finora solo 10 gol in campionato.

A centrocampo i due esterni sono tra i migliori talenti del panorama. A destra brilla la freschezza e la straripanza atletica dell’olandese Jeremie Frimpong, autore già di 3 gol e 6 assist. A sinistra come detto Alejandro Grimaldo, regista difensivo che sta brillando in Germania e ha dati da top: con 6 gol e 5 assist realizzati da terzino di spinta in Bundes.

La cerniera di centrocampo unisce qualità, intelligenza tattica e presenza fisica con il duo Exequiel Palacios e Granit Xhaka a dare equilibrio e sostanza. L’argentino è un giocatore duttile, capace sia di lavorare in interdizione che di offendere. l’ex Arsenal è l’equilibratore, uno dei primo costruttori di gioco a cui Xabi Alonso ha affidato le chiavi della squadra.

Poi la parte divertente del Bayer. Se la difesa e il centrocampo per quanto abbiano una concezione del movimento e del possesso molto moderno e fluido e con tutti che hanno voglia di attaccare, il reparto offensivo è quello più elettrico e meno soggetto a dogmi.

Difesa solida, un centrocampo completo e un attacco super talentuoso dove è tornato a brillare la stella Wirtz

Il Bayer può impostarsi sia con due mezze punte nel 3-4-2-1 sia con due ali più larghe e trasformarsi in un 3-4-3. Questo è possibile grazie alla duttilità di Jonas Hofmann e del talentino Florian Wirtz, tornato a pieno regime dopo ave recuperato da un bruttissimo infortunio.

Il classe 2003 tedesco sta avendo una grande annata. Ballando tra la trequarti avversaria, grazie alla sua classe e rapidità è l’elemento cardine e spacca difese del Bayer, a cui ha giò regalato 3 gol e 5 assist in Bundes e 2 gol e 4 assist in Europa League.

Con lui l’ex Gladbach Jonas Hofmann. Il classe 1992 è rinato con la maglia delle Aspirine, aderendo perfettamente al vestito tattico del Bayer e da incursore offensivo ha già messo a segno 5 gol e 6 assist in campionato.

Davanti a loro due il bomber di nuova generazione Victor Boniface. Il Bayer Leverkusen lo ha prelevato in estate dai belga dell’Union Saint-Gilloise per circa 20 milioni di euro, dopo un’annata in cui aveva brillato soprattutto in Europa.

E l’impatto con una lega di maggior livello come la Bundesliga non ha pesato sull’attaccante nigeriano. Un’unione di fisico (1.90 m), velocità e fiuto del gol (e anche lavoro per la squadra) che si sta rendendo letale per le difese tedesche. Il suo score racconta di 7 gol e 5 assist in 11 partite di campionato e un valore mercato già schizzato alle stelle.

Il dato è straordinario: 16 partite vinte su 17 disputate. Il Bayer Leverkusen è la miglior squadra d’Europa al momento?

Questo l’11 ossatura che sta letteralmente rullando il campionato tedesco, dove il Bayerne vinto 10 su undici giornate e pareggiando solo lo scontro diretto con il Bayern Monaco e le ha vinte tutte in Europa League e in Coppa di Germania. Finora In sostanza su 17 partite giocate, la squadra ne ha vinte 16 e pareggiata 1.

Una rosa che può contare anche su altri talenti come l’ecuadoriano Hincapie, l’ala marocchina Amine Adli, il centrocampista inglese Nathan Tella e l’attaccante ceco Adam Hlozek.

Il Bayer Leverkusen è attualmente la squadra più performante d’Europa e che al momento può guardare la corazzata Bayern del bomber Kane dall’alto. Un elogio al lavoro tattico che esalta il talento tecnico dei singoli e alla capacità di fare una grande squadra anche senza nomi di grido.