Il Bayer Leverkusen ha vinto la Bundesliga ed è Campione di Germania per la prima volta nella sua storia. La squadra di Xabi Alonso ha vinto 5-0 contro il Werder Brema nel match valido per la 29ª giornata di Bundesliga grazie alle reti di Boniface, Xhaka e la tripletta di Wirtz alla BayArena e conquista il titolo con cinque giornate d’anticipo rendendosi ormai irraggiungibile dal Bayern Monaco secondo.
Un trionfo annunciato, atteso da sempre, storico e incredibile nelle modalità. No more Neverkusen, l’appellativo poco gentile che ha accompagnato per lunghi anni le mancate vittorie del Bayer Leverkusen si è finalmente interrotto. Le Aspirine possono festeggiare la prima Bundesliga della loro storia. Un trofeo che va ad aggiungersi nel palmares al campionato di seconda divisione del 1978/1979, alla Coppa UEFA del 1987/1988 e alla Coppa di Germania del 1992/1993, ultimo successo in ordine di tempo.
Una conclusione assolutamente meritata di una stagione storica e che verrà ricordata per moltissimo tempo, non solo dai tifosi del Bayer Leverkusen ma anche da tanti altri appassionati di calcio. Il Bayer ha letteralmente distrutto il campionato tedesco, triturando la concorrenza della principale rivale Bayern Monaco e disputando un’annata che ha dell’incredibile. 25 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte in 29 giornate di campionato che hanno portato il Bayer Leverkusen a quota 79 in classifica, a +16 su i bavaresi a cinque giornate dalla fine.
Si è assistito ad una delle più grandi squadre di sempre del calcio tedesco, capace di non perdere mai in stagione fino ad ora (un’imbattibilità che prosegue anche in Coppa di Germania e in Europa League dove il Bayer potrebbe centrare un altrettanto storico Treble) e di realizzare numeri statistiche fuori giri. Secondo miglior attacco del campionato (74 reti) ma la prima miglior difesa della Bundesliga, con solo 19 reti subite e 15 clean sheet messi a referto fino a questo momento.
Straordinario architetto di questa mitica annata del Bayer Leverkusen è stato ovviamente Xabi Alonso. L’allenatore spagnolo vince nel modo più incredibile il suo primo trofeo da tecnico, avendo costruito una sorta di macchina perfetta per efficacia e per organizzazione tecnica e tattica. Arrivato sulla panchina del Bayer nell’ottobre del 2022, dopo una prima stagione di intramezzo dove le Aspirine chiudono al sesto posto in campionato e arrivano fino in semifinale di Europa League, in estate il Leverkusen dà fiducia al tecnico spagnolo per il suo progetto totale.
A partire dalle scelte di mercato. La pesante cessione per 55 milioni di euro di Moussa Diaby all’Aston Villa permette di finanziarsi colpi in entrata come l’attaccante classe 2002 Victor Boniface (20 milioni di euro dall’Union Saint-Gilloise), l’ala destra Nathan Tella (23 milioni di euro dal Southampton), Granit Xhaka (15 milioni di euro dall’Arsenal) e Jonas Hofmann (10 milioni di euro dal Borussia Monchengladbach). Anche se il colpo più pesante arriva a parametro zero. Con la firma dello svincolato terzino sinistro spagnolo Alejandro Grimaldo, un profilo che si rivelerà decisivo per le sorti della stagione.
Xabi Alonso costruisce il suo Bayer Leverkusen su un 3-4-2-1 dall’impronta prettamente offfensiva ed estremamente moderna nell’approccio. Lo scheletro dei titolari è composto dall’esperto portiere finlandese Hradecky, dalla linea difensiva a tre costituita da Kossounou, il leader Jonathan Tah e Tapsoba. Un trio veloce e fisico che si è rivelato quasi imperforabile, anche grazie al contributo del giovane Stanisic e di Piero Hincapié, spesso usato come jolly difensivo come braccetto di sinistra.
La cerniera di mediana viene affidata soprattutto a Granit Xhaka. L’ex Capitano dell’Arsenal diventa il metronomo del centrocampo di Xabi Alonso, dando geometrie, ordine e controllo in mezzo. Lo svizzero viene assistito dal dinamismo di Exequiel Palacios, mezzala box to box capace sia di recuperare palloni, tenere l’equilibrio che essere un fattore in zona gol in termini di reti e assist.
Ma due dei fattori più importanti che hanno reso il Bayer Leverkusen una sorta di corazzata infermabile sono stati i due treni di fascia. l’olandese Jeremie Frimpong a destra e il già citato Alejandro Grimaldo a sinistra. Numeri e dati alla mano, si sta parlando dei due migliori esterni d’Europa: l’olandese classe 2000 ha messo a referto 8 gol e 8 assist in 26 presenze di Bundesliga, mentre lo spagnolo ex Benfica 9 gol e 12 assist in 28 presenze.
Infine un tridente d’attacco atipico ma che si è rivelato devastante. Una coppia di trequartisti dove a brillare è stato l’immenso talento del classe 2003 Florian Wirtz, che ha finalmente trovato la stagione della consacrazione. Con lui l’apporto importante di Jonas Hofmann, sorta di grimaldello offensivo del Leverkusen. Entrambi in appoggio a Victor Boniface. Neo bomber della squadra che per rapporto resa/prezzo si è rivelato un colpo azzeccatissimo.
Con questo sistema di gioco e questi uomini Xabi Alonso ha disegnato una squadra capace di giocare in tantissimo modi diversi e con concetti ben precisi. Pressing organizzato, difesa alta ma compatta, riaggressione immediata e ovviamente anche fantasia e talento. Una squadra straordinaria soprattutto nella zona decisiva del campo. Come detto sulla fascia la forza e la velocità nello sfondare le linee avversarie di Frimpong a destra e la tecnica e la visione di Grimaldo a sinistra sono stati determinanti.
Così come l’abilità eclettica di una squadra capace sia di costruire con un ampio possesso palla, andando in porta tramite la ricerca degli spazi tramite un continuo e proficuo movimento e l’intelligenza totale dei suoi uomini offensivi e le loro conessioni ravvicinate e inserimenti. Ma anche colpire in verticale grazie alla rapidità, alla velocità e alla tecnica dei suoi attaccanti. Con Boniface che ha ripagato con 11 gol ma anche 9 assist in 18 partite, Wirtz autore di 11 gol e 10 assist (in 29 giornate) e di Hofmann (5 gol e 8 assist in 27 presenze).
Una stagione del genere però non si crea solo con l’abilità e la riuscita del gruppo dei titolari, ma anche su fondamentali risorse che potevano arrivare dalla panchina. Come ad esempio l’attaccante francese classe 2000 Amine Adli (8 gol e 11 assist in 33 presenze totali), Tella (6 gol e 3 assist in 27 presenze), o Robert Andrich centrocampista che ha saputo ben sostituire dal febbraio del 2024 l’infortunato Palacios.
Ma il nome più importante è quello di Patrick Schick. L’ex Sampdoria e Roma si è ritagliato il ruolo di dodicesimo uomo dai gol pesantissimi quanto in Europa League (doppietta in quattro minuti dal 93′ al 97′ nel ritorno dei quarti contro il Qarabag) che in Bundesliga, soprattutto negli ultimi mesi e dopo una prima parte di stagione compromessa dagli infortuni e trovando spazio dopo l’infortunio da gennaio ad aprile di Boniface.
Un’annata simile vive anche di momenti e per quanto sia difficile trovarne uno in una squadra che in 43 partite stagionali ne vinte 38, pareggiate 5 e persa nessuna e segnando 122 gol tra tutte le competizioni e che ne ha subiti solo 31, la partita clou è stata sicuramente la gara contro il Bayern Monaco dello scorso 10 febbraio, il match che è valsa la Bundesliga al Bayer Leverkusen e il passaggio di consegne tra le due squadre. Una gara dominata dal Leverkusen, che la sblocca nel primo tempo con l’ex Stanisic che buca Nueuer a porta vuota e legittima la superiorità nella ripresa con Grimaldo (classica azione in inserimento a sinistra) e chiude i giochi con l’altro esterno a fine partita con un contropiede perfetto di Frimpong.
Il Bayer Leverkusen ha conquistato un’incredibile Bundesliga dominando per risultati e prestazioni riscrivendo la storia del calcio tedesco. Ma il lavoro non è finito. Il Leverkusen e Xabi Alonso vogliono tutto e rendere leggendaria la stagione 2023/2024. Il prossimo 25 maggio Le Aspirine si giocheranno la Finale di Coppa di Germania da favoriti contro il Kaiserslautern, e sono ad un passo dalla semifinale di Europa League dopo il 2-0 inflitto all’andata al West Ham nell’andata dei quarti. Un Treble assolutamente alla portata per quella che è senza ombra di dubbio la squadra migliore d’Europa di questa annata e che ha firmato una pagina di calcio che rimarrà già indelebile.