Ecco la strategia bulgara riassunta in poche righe: mantenere la calma, aspettare che siano gli altri a sbagliare mossa e pungere di sorpresa. Una tattica non bella da vedere, ma che poi in campo ha risultato essere funzionale. Una partita che ha visto la Bulgaria sovrastata dagli azzurri sul piano del gioco, eppure la difesa degli ospiti ha tenuto bene, chiudendo qualsiasi spazio. E dove non arrivavano i corpi dei difensori bulgari a respingere i tiri dell’Italia, arrivavano le super parate di Georgiev. Arriva dunque un punto, che permette di salire a due punti in classifica. Tuttavia la seconda del girone, la Svizzera, è ancora distante. Vediamo adesso le dichiarazioni di mister Petrov.
“Dobbiamo partite da questa vittoria, sappiamo che il cammino è lungo ma questa è stata certamente una gara importante. L’Italia è un avversario storico, molto difficile, però questo può essere un riconoscimento per noi. Firenze è una città del cuore per la mia famiglia, che è qui. È presto per dire che il rinascimento parte da questa partita, ma io ho fiducia. Sono convinto che i bulgari ci sosterranno e in futuro sono sicuro potremo costruire qualcosa di importante”.
“Antov è nato nel 2002 e i gemelli Hristov sono classe ’99. Abbiamo poi un altro giocatore del ’99 e anche in mezzo al campo abbiamo diversi giovani. Saranno loro a trainare il carro della nazionale bulgara. Abbiamo molti giovani, adesso sarà importante avere costanza”.
“A me personalmente non cambia nulla, io ho sempre avuto fiducia nella mia squadra. Ora spero che i ragazzi mantengano questa disciplina, questo spirito di squadra. Nello spogliatoio c’è grande solidarietà e questo mi fa felice”.
“Tecnicamente non c’è nulla da dire, abbiamo giocato contro la nazionale probabilmente più forte del mondo e sicuramente la più forte d’Europa e contro il c.t. più bravo. Noi abbiamo tre ragazzi che giocano in Italia, uno in Serie A e due in Serie B e questo risultato dà grande prestigio anche a loro. Sono anche molto contento del ritorno di Chochev, che ha giocato molti anni in Italia, dopo un anno e mezzo a causa di un infortunio. È sempre un grandissimo calciatore che oggi si è inserito veramente bene nella squadra”.