Gigi Buffon lascia la Juventus, ancora una volta. Il portierone bianconero ha vinto il suo ultimo trofeo juventino con la Coppa Italia di qualche giorno fa contro l’Atalanta. L’ultimo trofeo in bianconero almeno da giocatore: “Il fatto che tre anni fa avevo già salutato la Juventus – ha detto lo stesso Gigi Buffon a Sky Sport – e che poi ci siamo ritrovati, mi fa pensare che le vie del Signore sono infinite, quindi chissà magari un giorno ci rincontreremo”. Un addio che Buffon giudica meno traumatico rispetto a quello di tre anni fa: “E’ stata una giornata differente, sicuramente più felice. Era un deja-vu ed ho imparato ormai a gestire certe situazioni: c’è stata meno commozione”.
“Ora sono stanco ed ho bisogno di 15/20 giorni per riposare e pensare alle tante proposte ricevute – continua Buffon – Abbiamo passato una stagione molto intensa e lunga ed anche i più giovani hanno mostrato segni di cedimenti fisici. Siamo stanchi. In queste vacanze sceglierò la soluzione migliore per me. Non devo aggiungere nient’altro alla mia carriera, mi sento appagato, ma penso di poter vincere ancora qualcosa. Sceglierò la soluzione che più mi fa sognare. Lo devo alla mia carriera e non voglio fare brutte figure”.
“Negli ultimi due anni – racconta Buffon – ho avuto un ruolo da attore non protagonista e non ne ero abituato. Sono una personalità influente, forse per certi versi ingombrante, ma penso che nessuno dall’esterno lo abbia percepito. Ho rispettato ciò che avevo promesso alla società e cioè che avrei rispettato il ruolo, non era facile. Non era facile perché è difficile capire quando è arrivato il momento di sminuirsi e mettersi in secondo piano. Era una prova, una prova anche sul lato umano, e penso di averla superata brillantemente. Sono sicuro di aver dato alla Juve il massimo di professionalità, serietà, affidabilità. Penso di essere una persona, un ragazzo, un professionista serio, sul quale puoi contare sempre. A 43 anni mi sento un uomo e come tale avevo il dovere di comportarmi”.
“Per me sarà la prima volta di un Europeo da tifoso. Spero di riuscire ad approcciarmi a questo trofeo con la spensieratezza del tifoso. Roberto Mancini ha fatto un grande lavoro – continua Buffon – Abbiamo tanti giovani che, se uniti ai calciatori di maggiore esperienza che abbiamo, possono finalmente riportare l’Italia ad essere protagonista, che è quello che gli Azzurri meritano”.
Buffon racconta che “Pirlo è un vulcano di idee ed è un decisionista. Difficilmente qualcuno può dargli torto, se non nascondendosi dietro l’ipocrisia. Porta sempre a galla problematiche che dobbiamo risolvere. Abbiamo avuto una stagione a tratti molto complicata. Ho un ottimo rapporto anche con Andrea Agnelli. Quando raggiungi un feeling con una persona del suo calibro ti rendi conto che non ci saranno mai pugnalate alle spalle”.