Brasile, ancora un episodio di razzismo: la vittima è Gerson

Brasile, ancora un episodio di razzismo: la vittima è Gerson

(Photo by Wagner Meier/Getty Images)

Il razzismo è un crimine e va trattato in questo modo in tutti gli ambienti, anche nel calcio“. Questo l’attacco duro di Gerson, vittima di un episodio di razzismo nel match tra il suo Flamengo ed il Bahia, valido per il campionato brasiliano.

L’ex centrocampista di Roma e Fiorentina ha dichiarato di aver sentito offese razziste provenire da un suo avversario, Ramirez, il quale gli avrebbe indirizzato un “Stai zitto, negro“. Gerson ha subito reagito in modo nervoso all’offesa, appoggiato anche dai suoi compagni di squadra.

(Photo by Wagner Meier/Getty Images)

Al termine del match, Gerson ha affidato ai social il suo pensiero, con una lunga lettera in cui ha chiesto rispetto ed uguaglianza.

Amo la mia razza e lotto per il colore della mia pelle. Chiudi la bocca, negro è proprio quello che non deve accadere più. Continueremo a lottare per l’uguaglianza ed il rispetto nel calcio – cosa che oggi è mancata dall’altra parte.

Da quando avevo otto anni, quando ho iniziato il mio percorso nel calcio, sento ‘taci, nero’. Non ce l’hanno fatta e non ci riusciranno ora. Non basta non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti. Inutile fare campagne contro il razzismo e poi non metterlo in pratica in tutti i campi della vita. Il calcio non è al di fuori della società, non è un ambiente in cui ‘stai zitto, nero’ deve essere accettato. Purtroppo noi neri ne dobbiamo parlare ogni settimana ed il mondo dello sport non fa niente in merito. Ed è ancora più triste vedere che altre persone oggi al Maracanà hanno minimizzato e ridotto il peso della cosa. É disgustoso convivere con il razzismo e lo è ancora di più con quelli che minimizzano questo crimine.

Non ho intenzione di chiudere la bocca. La mia lotta, la lotta dei neri, non si fermerà. E lo ripeto: è noioso che a dover parlare sempre di razzismo siamo noi e non le autorità. Il razzismo è un crimine e va trattato in questo modo in tutti gli ambienti, anche nel calcio. Non mi hanno taciuto nella vita, non mi hanno zittito sul campo e non diminuiranno mai il nostro colore“.

Il Flamengo ha poi vinto per 4-3 la gara contro il Bahia, ma il calcio no. Il calcio ha sicuramente perso. Di nuovo.