Questa settimana di vigilia Mondiale ha portato una marea di infortuni. Sono davvero moltissimi i calciatori che hanno dovuto rinunciare al sogno di partecipare alla spedizione in Qatar con la propria Nazionale. L’ultimo in ordine di tempo è Gayà della Spagna, ma anche i francesi Kimpembè e Nkunku, gli argentini Correa e Gonzalez o il senegalese Manè – senza contare chi ha dato forfait ancora prima come Pogba o Kantè. Dunque, oltre al dispiacere umano verso chi non può coronare un sogno come questo, ci si domanda come possano essere risarciti i club che dovranno rinunciare ai loro tesserati nelle competizioni nazionali o continentali.
Il Mondiale non è ancora cominciato ma già si fa la conta degli infortuni. La preoccupazione per i club è alta, visto anche che questa Coppa è stata inserita all’interno della stagione regolare. Dunque, è necessario fare chiarezza in merito alle protezioni che la FIFA ha pensato alle società che stipendiano i calciatori. Come riporta Calcio&Finanza, infatti, esiste un programma del massimo organismo mondiale che prevede risarcimenti ai club di appartenenza.
Si chiama Club Protection Programme ed è attivo dal 2012 – entrato in vigore con l’Europeo di Polonia e Ucraina di 10 anni fa. Funziona come un’assicurazione e sono quindi previsti dei risarcimenti per le società che non potranno avere a disposizione i calciatori infortunatisi con le proprie Nazionali. Lo stop deve essere superiore ai 28 giorni e deve essere causato da infortuni legati al campo – quindi sono escluse malattie o decessi. Il programma copre tutto il periodo in cui il calciatore passa ufficialmente in Nazionale, ossia quando viaggia, si allena e gioca.
Per venire al sodo, la FIFA definisce chiaramente le linee guida in termini di cifre. Sul programma si legge che “si compensano le squadre di calcio fino a un massimo di 7.5 milioni di euro a calciatore per infortunio. Il massimo di 7,5 milioni è calcolato in base a un “pro rata” giornaliera di indennità fino a 20.548 euro, pagabili per un massimo di 365 giorni. L’indennità giornaliera massima è limitata a 20.548 euro per infortunio. La capacità massima del FIFA Club Protection Programme è di 80 milioni all’anno“.
Inoltre, si fa un altro riferimento: “L’indennizzo dovuto si basa esclusivamente sullo stipendio fisso che la società di calcio paga direttamente al calciatore in quanto suo datore di lavoro. Come “Stipendio fisso” è definito l’importo fisso di denaro pagato settimanalmente o a rate mensili, comprensive degli oneri previdenziali obbligatori, come stipulato in un contratto scritto e sottoscritto tra la società calcistica e il calciatore“.