Calcio Estero

Bonucci: “Potevo rimanere in Serie A. Mio ultimo anno? Forse…”

Leonardo Bonucci svela un retroscena di mercato che lo ha portato in Germania anche se avrebbe potuto rimanere in Serie A. E racconta le sue intenzioni per la prossima stagione. 

Cambio di vita per Leonardo Bonucci. Dopo l’addio burrascoso alla Juventus – con strascichi che lasceranno il segno -, il difensore ha scelto di accasarsi all’Union Berlino. Debutto in Champions League al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid in cui l’ex capitano bianconero ha sfoderato un’ottima prestazione – anche se sfortunata visto il gol di Bellingham a pochi secondi dalla fine che ha condannato i tedeschi. Meno bene è andata alla prima in Bundesliga, visto che contro l’Hoffenheim ha propiziato le due reti avversarie nel ko per 2-0.

Sabato pomeriggio può riscattarsi contro l’Heidenheim e oggi in conferenza stampa ha raccontato la sua turbolenta estate di mercato e svela i suoi progetti futuri per quanto riguarda la prossima stagione.

Bonucci: “C’era la Lazio ma avevo bisogno di uscire dall’Italia. L’anno prossimo potrei fare l’allenatore”

Bonucci in campo – OneFootball

“C’era anche la Lazio e avrei potuto rimanere in Serie A” rivela Bonucci, parlando della sua estate di mercato. Ho guardato le prime due partite di Bundesliga e dopo aver parlato con l’allenatore ho deciso di venire all’Union. Ero contento di venire qui per l’atmosfera, i tifosi e la squadra”.

Bonucci poi prosegue parlando di quelle che saranno le sue scelte future: “Questo potrebbe essere il mio ultimo anno da calciatore. Ho giocato 20 anni in Italia e avevo bisogno di emigrare perché a fine carriera voglio fare l’allenatore. Questa decisione mi apre la mente su tante cose come lo stile di vita o i metodi di allenamento. Queste cose sono completamente diverse fra Germania e Italia”.

Il sogno europeo

Le intenzioni di Bonucci sono sempre state chiare. Il suo obiettivo è partecipare all’Europeo della prossima estate in Germania prima di appendere gli scarpini al chiodo. Luciano Spalletti non ha chiuso la porta.

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Published by
Alberto Zamboni