Leonardo Bonucci, intervenuto ai microfoni di Sky, ha raccontato nuovamente le emozioni della notte di Wembley ad un mese di distanza dalla finale.
“Durante le vacanze ero lì e guardavo i gol in tv, mia moglie scherzando mi diceva che non mi avrebbero levato la coppa, che era mia. In quei giorni eravamo uniti dalla stessa bandiera, non c’erano altre fedi; si era tutti sotto un’unica bandiera e gioire è stato qualcosa d’incredibile. Da quando sono partito per l’Europeo sentivo che c’era qualcosa che poteva dire che sarebbe finita così. Quando ci siamo ritrovati in Sardegna mia moglie diceva che respirava un’energia diversa; in più, dall’11 giugno ho iniziato a battere sul fatto che potevo essere decisivo. Se non fosse stato in semifinale sarebbe stato in finale. E così è stato. Io ci credevo fin dall’inizio in questa squadra, pensando che fin dall’inizio potevo e potevamo essere protagonisti in quest’Europeo. Alla fine ho segnato due rigori decisivi, un gol in finale, uno annullato nei quarti col Belgio, migliore in campo in finale… Per un difensore è difficile chiedere qualcosa in più”.
Le Olimpiadi: “Ho ricevuto un messaggio nel quale mi hanno detto che noi siamo stati l’esempio da seguire, e devo dire che l’Italia, come ha detto Malagò, è stata un grande esempio di come l’organizzazione funziona. A prescindere dagli ori, 40 medaglie alle Olimpiadi è un record storico. E’ stata un’estate italiana storica!“.