Bonaventura continua a far sognare l’Europa alla Fiorentina, Lazio stanca e irriconoscibile
La Fiorentina batte al Franchi la Lazio grazie a una seconda frazione di grande carattere
La seconda frazione di gioco vede Sarri cambiare Hisaj al posto di Marusic e Zaccagni per Isaksen: due cambi volti sia a gestire le fatiche dell’ultimo periodo che a concedere minutaggio all’ala sinistra ex Hellas Verona ormai assente dai campi di gioco da un mese e mezzo in occasione del derby capitolino.
Nessun cambio invece per Italiano, il tecnico siculo dà fiducia all’11 iniziale capace di inscenare molti pericoli alla retroguardia avversaria durante i primi 45′ da cui Biraghi e compagni sono usciti battuti solamente a causa del grande cinismo della Lazio. E dalla avversione della Dea Bendata, con tre pali all’attivo si è giustificati a scriverlo. E’ ancora la Fiorentina a dare parvenza di voler fare la partita anche durante i primi minuti del secondo tempo quando il baricentro dei padroni di casa appare essere molto più alto rispetto a quello degli uomini di Sarri, apparentemente concentrati invece a fare densità intorno alla propria metà campo.
I primi 10′ di gioco vedono ancora i padroni di casa incapaci di impensierire la porta di Provedel fino a che Nico Gonzalez non si stanca di continuare a veder girare la palla da un lato all’altro della metà campo biancoceleste: l’argentino al 56′ si mette in proprio, punta Hisaj e lo supera scoccando un fendente terra aria capace di concludere la propria gittata poco lontano dai pali di Provedel. La Fiorentina continua ad aumentare la propria intensità catalogando altre occasioni importanti.
Al 56′ è un colpo di testa di Ranieri a impensierire un attento Provedel ma, solamente 4′ più tardi, i padroni di casa trovano finalmente il gol di pareggio: sale in cattedra Jack Bonaventura capace di recuperare un pallone vagante nella propria metà campo lanciando un filtrando verso Belotti, occasionalmente stazionato sull’out sinistro: l’ex puntero della nazionale fa partire un tiro cross verso il centro dell’area, buca Beltran ma non Kayode che in questo modo riesce a far passare in ratifica un facile tap-in. E’ la prima gioia in assoluto per il giovane terzino destro viola.
La Fiorentina sbaglia l’ennesimo rigore ma la Lazio non reagisce
La nuova parità sembra galvanizzare i padroni di casa impegnati ad alzare ancora di più la pressione su una Lazio apparentemente stanca e in grande difficoltà. La chance per il vantaggio arriva al 65′ quando l’arbitro Guida della sezione di Torre Annunziata concede un rigore a capitan Biraghi e compagni a causa di una trattenuta di Casale ai danni di Belotti: sul dischetto si propone nuovamente Nico Gonzalez nonostante il recente errore dagli 11 metri contro l’Inter.
Il 10 gigliata mette in mostra la stessa rincorsa mostrata contro i meneghini e, seppur stavolta spiazzi il dirimpettaio, non riesce a beccare lo specchio della porta facendo terminare la sfera contro il palo sinistra della porta difesa da Provedel. Secondo sbaglio consecutivo per lui e quarto legno complessivo colpito dalla Fiorentina.
Bonaventura trascina la Fiorentina, Sarri non riesce a scuotere i suoi
Il fattaccio però non destare particolare preoccupazioni ai ragazzi di Italiano che, continuando ad attaccare a testa bassa, riescono a trovare i vantaggio: stavolta l’ispiratore è Beltran che scoccando una conclusione centrale da fuori area trova una timida respinta di Provedel che fa terminare il pallone nelle grazie di un vorace Bonaventura. Stavolta il trequartista marchigiano si avventa sulla sfera con una ferocia ben diversa rispetto a quanto dimostrato durante la prima frazione di gioco e determina il sorpasso dei toscani.
I successivi 10′ di gioco determinano tutta la povertà di idee dimostrata dalla Lazio di Maurizio Sarri incapace di innescare le potenzialità dei propri singoli se non in occasione dell’unica occasione avuta durante la prima frazione di gi0co, particolarmente isolato il rientrante Zaccagni ben marcato da Kayode per tutto il secondo tempo. Particolare invece da segnalare è l’accortezza dimostrata stavolta dalla squadra di Italiano capace invece di fare buona guardia alle proprie pecche difensive. Gioia e giubilo al Franchi per i triplice fischio di Guida, la Champions League è ancora un sogno perseguibile per tutta la città di Firenze mentre la Lazio pare essere ormai troppo lontana dall’obbiettivo dell’Europa che conta.