Il Bologna si candida prepotentemente ad un posto in Europa il prossimo anno, Thiago Motta ha costruito una macchina perfetta da record in Serie A.
La vittoria di ieri sera contro la Lazio, davanti al proprio pubblico, è soltanto l’ultima delle imprese del Bologna di questo avvio di stagione. I punti raccolti dalla squadra di Thiago Motta sono 18, ma quello che impressiona davvero è il dato sulle sconfitte, soltanto una da quando è iniziato il campionato, arrivata alla prima giornata contro un Milan carico e voglioso di reclamare la propria candidatura per lo Scudetto.
Dieci risultati utili consecutivi e un sesto posto potenzialmente già blindato, considerando che la Fiorentina affronterà la Juventus in questo weekend in un match molto complicato per i viola. Un sogno che viaggia a vele spiegate verso la realtà, il sogno di un allenatore che vuole riportare il Bologna tra i grandi e conquistare una qualificazione in Europa inseguita da troppo tempo dalla proprietà. Una società ambiziosa che ha saputo rischiare, puntando su Thiago Motta e su una squadra giovane e vogliosa di stupire, e che ora sta finalmente raccogliendo i frutti.
La stagione di Serie A 2023/24 rischia già di essere una delle più emozionanti della storia recente del Bologna, che continua a collezionare punti, ma soprattutto prestazioni importanti contro squadre sulla carta più attrezzate per le prime posizioni in classifica. E sì, perché i rossoblù nelle prime 11 giornate di campionato hanno già affrontato Inter, Milan, Juventus, Napoli e Lazio, cinque tra i club più accreditati a bocce ferme per gli obiettivi più importanti.
A questo punto è lecito per i tifosi del Bologna sognare l’Europa, una qualificazione che Thiago Motta ha spesso allontanato, almeno a parole, cavalcando la propria umiltà legata al duro lavoro e al rapporto umano con i suoi calciatori. Il mister italo-brasiliano aveva già mostrato una parte di sé nella stagione culminata con la salvezza dello Spezia, ma quest’anno rischia seriamente di candidarsi ad una panchina più blasonata, a patto che gli emiliani non decidano di riscoprire il fascino di varcare i confini dell’Italia, con il loro comandante al seguito anche nella prossima stagione.