Meno rabbia, più maturità e il Bologna spezza la maledizione
Per nulla banale. Non lo è mai, quando affronti una squadra ultima in classifica che è ancora a zero vittorie. No. Non è banale il successo, di ieri pomeriggio, ai danni del Crotone per 1-0, grazie alla rete di Roberto Soriano. Il Bologna si prende i tre punti, la decima posizione della classifica di Serie A e, soprattutto, spezza un doloroso tabù che stava affliggendo la solidità del gruppo di Sinisa Mihajlovic. Infatti, i romagnoli, subivano almeno una rete da 41 partite e, malauguratamente, ne mancava solo una per raggiungere il record di 42 del Bordeaux, datato 1960. Contro il Crotone la “maledizione” si spezza. E dire che, la banda di Stroppa, è calata solo dopo la “demoralizzante” (come l’ha definita il tecnico del Crotone, ndr) rete nel recupero del primo tempo.
41 partite. Da quel Genoa-Bologna del 25 settembre 2019, terminato 0-0. Vi era già Sinisa Mihajlovic alla guida e, proprio il tecnico serbo, i 41 match subendo gol, li ha vissuti tutti sulla sua pelle. Così come il suo Bologna che, la chiave per interrompere questa triste striscia, l’ha trovata nella mente, prima che nei piedi. La partita contro il “fanalino di coda” della Serie A, non è stata semplice come si pensi. A ridosso della mezz’ora, infatti, il Bologna stava soffrendo e, più di una volta, Skorupski ha evitato guai, principalmente quando i calabresi attivavano il terminale offensivo Simy. Il tutto con Orsolini che, al quarto d’ora, lascia il campo per infortunio. Sembravano i segnali di un pomeriggio negativo, invece è arrivata la seconda vittoria consecutiva.
Meno show, più concretezza
Il Bologna, verosimilmente, ha preso in mano il match quando ha abbandonato la confusione dettata dall’eccessiva foga, per far spazio alla maturità di una grande squadra. Eccellenti gli uomini di Mihajlovic, nel sapere colpire al momento giusto. Ancor più apprezzabili quando nel secondo tempo, i romagnoli sono scaltri nel gestire la palla, costringendo gli avversari ad un pressing frettoloso che ha propiziato due cartellini gialli. Umiltà e serenità. Meno show, più concretezza. Meno aggressività, più coesione. Ora il Bologna si trova a soli due punti da Lazio e Atalanta e, nonostante il triste record infranto ieri, può vantare una difesa migliore delle due compagini (14 reti subite contro le 16 di Lazio e Atalanta, ndr).
Ora c’è l’Inter, un’Inter rinata dopo il successo a Reggio Emilia. I nerazzurri, volati al secondo posto, puntano la vetta occupata dai cugini rossoneri. Non sarà facile, nonostante i precedenti dicano due successi consecutivi a San Siro. “Non c’è due senza tre”, starà pensando Mihajlovic. Il suo Bologna vuole trovare la continuità, l’ultimo nemico rimasto prima di poter puntare ad una grande stagione in Serie A.