Bologna, solo un punto con l’Udinese. Ma Thiago Motta scrive la storia
Il Bologna esce con un solo punto dal match contro l’Udinese e fallisca l’aggancio alla Juventus. Ma Thiago Motta può comunque sorridere.
Solo un pareggio, che per come si erano messe le cose – sotto di un gol e in 10 uomini – può anche considerarsi come un punto guadagnato. Il Bologna però fallisce l’aggancio al terzo posto della Juventus e rimane quarto, mantenendo la posizione al termine della 34esima giornata.
Il sogno Champions League è ancora concreto e con ancora 12 punti disponibili i rossoblù possono pensare di essere vicini al traguardo, anche se il calendario non è facile e servirà massima concentrazione fino alla fine. Torino, Napoli, Juventus e Genoa, queste le ultime quattro avversarie. Matematicamente il Bologna chiuderà almeno ottavo, quindi in una coppa europea.
Thiago Motta vuole concludere la stagione raggiungendo qualcosa di storico, prima di – forse – lasciare la panchina del Dall’Ara per approdare alla Juventus, la squadra più interessata a lui.
Intanto però il tecnico si gode un primato raggiunto proprio nel pareggio contro l’Udinese, che può essere visto come un rallentamento ma che serve a lui per scrivere un altro pezzo di storia.
Le parole di Thiago Motta dopo Bologna-Udinese
Thiago Motta ha commentato la partita al fischio finale, ai microfoni di Dazn. Lamentandosi di un fatto: “Si è giocato soltanto per 31 minuti su 101- Però sono soddisfatto della mia squadra. Non abbiamo mai perso la testa e abbiamo giocato comunque per cercare la vittoria”.
Poi ha parlato anche del pubblico, lanciando forse un messaggio per il futuro: “Queste sono le emozioni che chi ama il calcio cerca. Lo stadio è stato uno spettacolo e queste cose ti danno uno stimolo in più”.
Bologna, almeno un punto con tutte le squadre
Pareggio forse deludente, come detto, ma abbastanza per permettere a Thiago Motta di entrare nella storia del club. Il Bologna infatti, con l’1-1 contro l’Udinese, ha conquistato almeno un punto contro ogni avversaria. E come riporta il giornalista Giuseppe Pastore, questo non accadeva dalla stagione 1980-81.
Era il Bologna di Gigi Radice, che concluse l’annata al settimo posto ma che senza la penalizzazione di 5 punti legata allo scandalo del calcioscommesse sarebbe arrivato quinto. In quel caso però la Serie A era a 16 squadre e dunque c’erano 4 avversarie in meno e 8 gare totali in meno.