Bologna, parla Ferguson: “Motta? Non è un problema il suo addio. Per Calafiori spero…”

Bologna, l'intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta

Bologna, l'intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta (Getty Images) - calcioinpillole.com

Lewis Ferguson ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport toccando tanti temi cruciali. Da Calafiori a Thiago Motta, per arrivare alla Champions League.

Lewis Ferguson è stato colpito dalla sfortuna nel corso della stagione da poco conclusasi. Il brutto infortunio rimediato lo costringerà ai box per ancora diverso tempo, senza neanche la possibilità di partecipare agli Europei. La sofferenza è stata tanta, per lui e per il suo Bologna. Per fortuna, però, è stato fatto il miracolo nel corso di questa stagione, con i rossoblu tornati in Champions League dopo 59 anni.

Bologna, l'intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta
Bologna, l’intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta (Getty Images) – calcioinpillole.com

Un traguardo immenso, per cui Ferguson ha contribuito enormemente prima dell’infortunio. Inutile dire quanto il suo talento sia cristallino, portato all’exploit da Thiago Motta. Dunque, Lewis si sta consolando con la gioia per il quinto posto conquistato, e la matematica qualificazione alla prossima Champions League. Intervistato da Il Corriere dello Sport, ha speso bella parole per il Bologna, l’allenatore Motta e diversi compagni.

Ferguson: “Calafiori miglior difensore del campionato”

Lewis è partito parlando dell’infortunio grave e di quanto il padre lo abbia aiutato in questi mesi difficili: “Mio papà ha avuto brutti infortuni, anche al ginocchio. Quindi conosceva la sensazione di essere infortunato, ferito. Come ho detto: è il calcio. È la cosa peggiore per uno che fa questo mestiere. Lui mi ha aiutato molto”.

Bel focus di Ferguson sulla Champions League conquistata dal Bologna, emozioni uniche: “Abbiamo iniziato a suonare la musica della Champions League prima della partita contro il Napoli. Io ero già infortunato, arrivato dalla riabilitazione, e quando ho varcato il cancello del centro di allenamento ho sentito la musica. Mi sono messo a ridere tra me e me. Ho pensato: “Che squadra pazza”. Ma la verità è che è stata sicura di sé, lo siamo stati tutti. E sapevamo di avere una squadra forte e di poter raggiungere l’obiettivo. La città è felice”.

Il centrocampista ha continuato con un elogio a due compagni in particolare: “Cala è stato il miglior difensore del campionato. Spero faccia bene agli Europei. Anche Orsolini, segnerà pure dei gol. Se fossi Spalletti li porterei in Germania”.

Ferguson e l’addio di Thiago Motta

Ferguson non poteva non parlare di Thiago Motta, del suo addio al Bologna e di quanto abbia contribuito ai successi della squadra: “Ogni giocatore è diverso, ogni persona è diversa. E tutti hanno sogni e aspirazioni di fare altre cose. Per me non è un problema. Questa è la vita. Sai, non possiamo stare insieme per sempre. Nel calcio ci sono così tanti cambiamenti. Cambiano i dirigenti, cambiano i giocatori, cambia lo staff. Quindi è normale”.

Bologna, l'intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta
Bologna, l’intervista a Ferguson: tra Champions League e Thiago Motta (Getty Images) – calcioinpillole.com

Ma, non solo l’addio appunto. Lewis ha usato parole al miele per l’allenatore italo-brasiliano: “Per me è stato davvero importante, probabilmente è il migliore allenatore che ho avuto: l’uomo perfetto per rendere questa squadra migliore. È stato incredibile. La sua tattica e il modo in cui gioca a calcio, lo stile di gioco. Ma la sua mentalità è la cosa migliore. Dopo un 4-0, il lunedì mattina Motta arriva e dice: bravi, ma solo per quarantacinque minuti. What? Il secondo tempo, ci dice, non andava bene. Non è mai stato soddisfatto, ha sempre voluto di più. Questo è Motta”.