Bologna-Milan, i rossoneri reclamano due rigori: la MOVIOLA
Pareggio e polemiche allo Stadio Renato Dall’Ara dopo il pareggio tra Bologna e Milan. Sono diversi gli episodi controversi che hanno condizionato l’andamento della gara tra i rossoblù e i rossoneri, che è terminata sul punteggio di 1-1. A Stefano Pioli (qui le sue parole) sta stretto il solo punto conquistato, che è stato condizionato inevitabilmente da due calci di rigore non dati dall’arbitro Massa. Di seguito ecco la moviola di Bologna-Milan.
#BolognaMilan, al minuto 6 #Rebic in area protegge il pallone con il destro, #Soumaro sbaglia il tempo dell’intervento e calpesta il piede del giocatore di #Pioli (📸 DAZN).
Sbaglia #Massa (e il #VAR) a non concedere il calcio di rigore (Step on Foot). pic.twitter.com/ab52ta7DBk— Denis Errori Arbitrali (@erroriarbitrali) April 15, 2023
Bologna-Milan, polemiche e due rigori non dati: la moviola
La presunta spinta di Aebischer su Ballo-Tourè prima del gol del Bologna
Pronti, via, dopo un solo minuto c’è già da discutere in campo. Il motivo è una presunta spinta fallosa di Aebischer su Ballo-Tourè prima della rete dell’1-0 di Sansone. Massa e il VAR Di Bello non valutano irregolare il contatto e convalidano il gol dei rossoblù.
Il primo rigore non dato: step-on-foot di Soumaoro su Rebic in area di rigore
Le proteste del Milan si fanno più veementi al 7′, quando Soumaoro rifila un pestone a Rebic dentro l’area di rigore. Il difensore del Bologna pesta il piede dell’attaccante rossonero, che cade a terra. Massa non giudica falloso l’intervento, neanche questa volta. In questo caso il fallo c’era nettamente. Il VAR non può intervenire, essendo una decisione di campo dell’arbitro e non un chiaro ed evidente errore.
Il secondo rigore non dato: il fallo di mano di Lucumì all’89’
Ad un minuto dalla fine dei 90′ scoppiano altre polemiche in campo. Braccio largo di Lucumì in area di rigore a seguito di un rimpallo con Vranckx. Il pallone sbatte prima sul petto, poi sul fianco e infine sull’arto vistosamente largo del difensore felsineo. Fa discutere la decisione di Di Bello di non richiamare Massa al VAR. Il tocco di braccio è vistoso e scomposto: potevano esserci tutte le condizioni per assegnare un calcio di rigore al Milan.