Bologna, Mihajlovic: “Io migliore di Pirlo nelle punizioni, Arnautovic è forte”

Mihajlovic Bologna

(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match contro la Juventus.

Ecco le sue parole:

Sul ruolo di Barrow per domani: Barrow può giocare sia a destra che al centro, ma anche dall’altra parte… questo se dovesse giocare, naturalmente.”

Sulla scolarizzazione di Barrow come centravanti che continua: “Si, perché noi dobbiamo migliorare i nostri giocatori anche individualmente, per poi migliorare tutta la squadra. Non lo stiamo facendo solo con lui, ma con tutti.”

Su uno tra Palacio e Barrow in panchina: “Si, come è possibile che giochino entrambi. Nulla di nuovo.”

Riguardo il migliore a battere le punizioni tra lui e Pirlo: Se lo chiedete a me dico io, visti i numeri. Io ho giocato meno partite di lui e abbiamo fatto lo stesso numero di gol in A, anche se uno dei suoi era autorete, ma siccome lui è italiano gli hanno dato gol. Quindi penso di essere stato io migliore.”

Su Pirlo: “Sono contento per lui. Il problema è che lui ora sa tutti i miei segreti quindi domani dovrò cambiare qualcosa perché io sono uno che quando parla sono sincero e non ho la presunzione di essermi inventato nulla. Cerco di dire sempre quello che penso senza nascondere nulla ed è stato così anche in quella circostanza, tant’è che Pirlo subito dopo mi mandò un messaggio per ringraziarmi della lezione. Per forza di cose, quindi, dovrò cambiare qualcosa domani.”

Sul campionato e la Juventus: “Questo è un campionato strano, quindi anche la Juve può sbagliare qualche partita in più. Ma è pur sempre la squadra che ha vinto 9 scudetti, ha grandissimi giocatori. Noi andiamo la per fare la partita e non cambieremo la nostra mentalità. Sono fiducioso, come sempre, perché io nemmeno quando giocavo pensavo di entrare in campo per perdere. Io sono sempre convinto di poter vincere e cerco di convincere anche i miei ragazzi. Ho parlato con la squadra per chiarire che non andiamo a Torino in gita, anche se è una città bella e piacevole… domani abbiamo qualcosa di più importante a cui pensare.”

Sulla seconda partita in campionato senza Primavera: “Intanto voglio fare i complimenti ai ragazzi della Primavera perché penso che a loro sia servito molto allenarsi con noi. Tant’è che anche ieri hanno fatto bene, hanno vinto 2-0 con due gol di Vergani e Rabbi. Sono giocatori che sono migliorati rispetto a 3 mesi fa proprio perchè allenandosi con noi hanno alzato l’asticella. Per noi all’inizio non era così facile perché allenandoci con tanti Primavera, non essendo abituati, perdevamo un po’ di intensità e qualità. Ora con 20 giocatori a disposizione, le cose cambiano. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per come si sono allenati in settimana, per l’intensità, per lo spirito di gruppo che hanno messo in campo. C’è concorrenza, tutti vogliono fare del loro meglio e questo è bellissimo. Colgo l’occasione per ringraziare Mbaye e Medel che nonostante siano infortunati hanno chiesto di venire con noi a Torino. Questo dice quanto il gruppo sia unito e quanto tutti abbiano voglia di fare bene. Ogni tanto gli ricordo che quando si fanno sempre le stesse cose si ottengono gli stessi risultati. Settimana scorsa ho chiesto umiltà, coraggio e determinazione, come quando ci siamo salvati, e loro l’hanno messo in campo. Visto che è scientificamente dimostrato che una vittoria rimane impressa nel cervello 7 volte in più rispetto a una sconfitta, sono sicuro che domani sapremo ripeterci. Domani voglio rivedere lo stesso atteggiamento, aggiungendo i dettagli a tutto quello che abbiamo fatto precedentemente.”

Riguardo Sansone e Tomiyasu: Sansone si sta allenando bene ed è una risorsa. Non è ancora al 100%, ma lui ha grande voglia ed è un ottimo professionista. Per me è già importante sapere che posso metterlo in campo 20/30′ in cui giocherà con qualità. Tomiyasu, invece, può coprire tutti i 4 ruoli. Purtroppo è uno dei diffidati di domani e può essere che contro il Milan non ci sarà. Lui da terzino e centrale da il meglio di sé ma può fare tutto.”

Sulla Juventus in difficoltà quando viene attaccata: “Questo succede a tutte le squadre. Gli altri anni si vedeva meno perché forse attaccavano meno. La coperta è corta, se tiri da una parte ti scopri dall’altra. Bisogna vedere cosa chiede l’allenatore. Poi tutte le squadre quando attaccano in tanti si trovano in difficoltà sulle ripartenze avversarie. Succede a tutti. Una squadra che invece fa un pressing difensivo e sta più compatta, partendo in contropiede con due o tre uomini, è più coperta in tutte le fasi.”

Su Arnautovic: “Io non parlo di giocatori che non alleno. Come profilo mi piace perché viene dalle mie parti, e se viene dalle mie parti è forte per forza.”

Sui migliori attaccanti per affrontare la difesa bianconera: Quando ti scontri con difese di quel calibro sai che potresti prendere delle botte ma sappiamo che esistono per questo rigori e punizioni. Gli arbitri se c’è un fallo di troppo lo fischiano anche a Chiellini e Bonucci, poi è vero che è più facile fischiarlo a Tomiyasu che a Bonucci. Barrow in mezzo a loro può prendere le botte… Beh se va veloce magari Bonucci non ci arriva a dargliele.”

Sulla Juventus come club e se è mai stato vicino ad allenarla: “Anni fa con un’altra dirigenza, molto competente in fatto di calcio, hanno fatto qualche errore. Con la nuova dirigenza non c’è niente da dire. La Juve è un modello da seguire sotto tutti i punti di vista. Giocare nella Juve e allenarla dev’essere il massimo per tutti, è un Club che non si discute. E dall’altra parte quando si vince con la Juve è tutto molto più bello. Io purtroppo l’ho fatto solo con il Catania, ci sono stato vicino con il Torino nel derby in cui alla fine ho pareggiato 1-1. Fu quella famosa gara dei 3 cambi in una volta: l’ho fatto solo perché volevo vincerla. Poi ho preso gol, e non ci sono riuscito. Sta di fatto che vincere con la Juve è una grande soddisfazione dal punto di vista professionale. Sono stato esonerato due volte dopo aver perso con la Juve, quando allenavo il Milan e il Torino. E’ vero che se un allenatore dev’essere esonerato dopo aver perso con la Juve allora a quanti dovrebbe succedere in Italia… Spero di non perdere domani a questo punti e se perdo, di non essere esonerato.”