Bologna, mancano tasselli per il salto di qualità

Bologna, mancano tasselli per il salto di qualità

(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Se a inizio stagione fosse stato chiesto di fare nomi di qualche outsider per il campionato in partenza, sarebbe stato da sciocchi omettere il Bologna di Mihajlovic. I felsinei hanno infatti un organico interessante rimpolpato da diversi giovani profili giunti nelle ultime campagne acquisti. Con il ritorno in pianta stabile del tecnico serbo dopo le vicissitudini di salute, sembrava fosse arrivato il momento per il salto di qualità per la squadra.

Dopo le prime giornate (sei punti in sette partite) sono già arrivati diversi segnali che fanno capire come la strada verso il livello successivo sia stata pavimentata. L’ago della bilancia penderà però nella direzione in cui gli emiliani sapranno lavorare su alcune pesanti lacune.

I problemi

Le difficoltà in casa Bologna sono principalmente due: la mancanza di solidità difensiva e l’assenza di una prima punta di riferimento. La retroguardia felsinea continua ad essere violata di partita in partita. La mancanza di una rete inviolata nelle ultime 40 partite di campionato è un record negativo nel calcio italiano. In Europa hanno fatto peggio solo il Gimnastic Tarragona nel 1950 (41) e il Bordeaux nel ’60 (42). Tomiyasu è rimasto per il momento, anche con l’interesse del Milan, ma ha bisogno di essere affiancato da un altro centrale che possa aiutarlo nel cammino di crescita.

Bologna Tomiyasu Skorupski
(Foto Matteo Gribaudi/Image)

Anche in attacco la rosa sembra mancare di un elemento di riferimento. Per quanto i numeri non crocifiggano il reparto avanzato bolognese (undici reti nelle prime sette partite, l’anno scorso a questo punto erano due in meno), è palese che non può bastare Rodrigo Palacio a fare da catalizzatore dei vari Barrow, Soriano e Orsolini. L’argentino regala sempre prestazioni di grande impegno e sacrificio, ma è difficile pretendere cifre realizzative di prim’ordine da chi ha trentotto primavere sulle spalle e non è mai stato una prima punta da più di una dozzina di reti a stagione. Il Trenza necessita quantomeno di un compagno di reparto oltre all’acciaccato Santander.

Bologna Palacio
(Photo Massimo Paolone/LaPresse)

Su questi due tasselli la dirigenza dovrà cercare di investire a partire da gennaio, se non vorrà vedere buttata l’opportunità di iniziare già da quest’anno un ritorno stabile nella prima metà della classifica.

Le speranze del Bologna

C’è anche parecchia luce dalle parti del Dall’Ara. Molti dei volti nuovi arrivati negli ultimi anni stanno iniziando a trovare la quadra e promettono di ritagliarsi uno spazio importante in campionato. Fra vari giovani però è un veterano della Serie A ad essere il più in palla in questio inizio di campionato.

Roberto Soriano sta vivendo probabilmente il proprio miglior avvio di stagione in fase di contributo offensivo alla propria squadra. Il centrocampista ex Villareal guida sia la classifica marcatori che quella degli assistmen in casa Bologna. Per lui quattro reti e tre assistenze in campionato.

Soriano Bologna
(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Per un giocatore spesso presente sul tabellino, ce n’è un altro che pur avendo poca dimestichezza con la rete, sta iniziando a dare un sostanzioso contributo alla causa rossoblu. Jerdy Schouten non ha ancora trovato la via del gol in Serie A, ma sta divenendo imprescindibile per Mihajlovic. L’olandese, sempre in campo nelle prime sette giornate, sta facendo registrare numeri eccellenti in Serie A. È infatti primo alle voci “contrasti vinti” e “giocatori dribblati”, nonché secondo per intercettazioni, sesto per passaggi sulla trequarti e decimo per pressing (dati FbRef.com).

Schouten Bologna
(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Se ai numeri mostrati dai due centrocampisti uniamo i progressi visti o previsti dai vari Barrow, Orsolini, Skov Olsen, Dominguez e Hickey (che potrebbe rivelarsi veramente un colpaccio per i due milioni che è costato), si capisce come una squadra e una piazza come quelle di Bologna necessitino della giusta dose di pazienza e di ancora pochi innesti oculati prima di ritornare veramente a grandi livelli. Fino a quel momento però, occhio alla classifica.