Bologna, Lucumì si presenta: “Sartori fondamentale per me. Medel un modello”
In casa Bologna oggi è stato il tempo della presentazione di Jhon Lucumì, difensore arrivato nei giorni di mercato dal Genk. Il difensore, classe 1998, è stata un’esplicita richiesta di Sinisa Mihajlovic che grazie al lavoro di Giovanni Sartori potrà contare sul giocatore per le prossime partire. Queste le parole di Lucumì.
Bologna, ecco le parole di Lucumì in conferenza stampa
Ecco tutta la conferenza stampa di Jhon Lucumì.
Sulla scelta di venire a Bologna: “Il direttore sportivo mi ha parlato e mi ha convinto, mi sono sentito desiderato e il progetto del Bologna mi piace da tutti i punti di vista. Sono presenti tanti giocatori forti con cui ho il piacere di allenarmi. Può essere una crescita dal punto di vista professionale importante“.
Sull’ambiente e su Medel: “In Sudamerica lo conoscono tutti, è un giocatore che ha fatto la storia della nazionale cilena, ha personalità, esperienza e ha vinto tanto. Potrà aiutarmi molto nel proseguo della mia carriera. La città è molto bella e ha molta storia, ho visto ancora molto poco ma mi hanno raccontato tanto. La gente è stata molto accogliente. È uno dei club più titolati della Serie A“.
Su Mihajlovic: “Ho parlato con Sinisa di campo, sto imparando i movimenti tattici per adattarmi al meglio alla squadra. Ho visto una buona squadra contro il Verona, ordinata, poi la gara si è equilibrata. Hanno provato a vincere fino all’ultimo, ma ho visto una squadra che ha provato a giocare con il pallone, cercando di segnare“.
A disposizione già per il Milan? “Si sarò a disposizione. Devo conoscere ancora bene i miei compagni, e la squadra, appena avrò conosciuto tutto completamente saprò dove crescere al meglio“.
Difesa a tre o a quattro: “Posso giocare sia a tre che a quattro, l’importante è che sia a sinistra dove utilizzo il piede forte. Posso cambiare anche modulo a partita in corso. Mi ispiro a Ivan Ramiro Cordoba e a Mariano Yepes“.
Sull’interessamento del Barcellona: “È vero ho giocato con il Genk tre partite, ero concentrato sul campo, mentre c’erano già voci di mercato ma ho mantenuto la mia professionalità. Il Bologna è sempre stata la mia prima opzione. Non sono mai venuto a conoscenza di offerte del Barcellona“.
Sulla sua famiglia: “In famiglia a tutti piace molto il calcio, tutti noi guardavamo il calcio europeo, compresa la Serie A e La Liga, mio padre me le ha sempre fatte vedere. Mi hanno sempre appoggiato con il calcio fin da piccolo, mio padre mi ha invogliato ad andare a giocare al Deportivo Calì, dove sono cresciuto molto professionalmente e dove mi sono guadagnato la chiamata europea del Genk, per poi arrivare qui. Ora sono qui con la mia fidanzata, spero che i miei genitori possano raggiungermi presto“.