Bologna, Dallinga: “Sono qui per fare gol. Su Zirkzee…”
Il nuovo attaccante del Bologna, Thijs Dallinga, ha tenuto la conferenza stampa di presentazione. Il giocatore degli emiliani è stato chiaro sugli obiettivi personali e di squadra.
Giornata di presentazioni in casa Bologna. In data odierna infatti il nuovo attaccante degli emiliani, Thijs Dallinga, ha tenuto la sua prima conferenza stampa. In arrivo dal Tolosa per 15 milioni di euro più bonus, il centravanti olandese è stato subito chiaro sugli obiettivi personali e di squadra. Il classe 2000 raccoglierà nell’imminente stagione l’eredità lasciata da Joshua Zirkzee, volato in Premier League per vestire la maglia del Manchester United.
Bologna, la conferenza stampa di Dallinga
Sul campionato italiano
“La Serie A è un campionato molto grande e con molta storia. Molti grandi giocatori hanno fatto bene qui come Zirkzee, credo che riuscirò anche io a farmi valere, anche in Champions. Il mister chiede di fare gol, ecco perché sono qui. Chiede di pressare e di difendere, di essere attivo“.
Su Vincenzo Italiano
“È esigente, ma deve esserlo. Andiamo a giocare la Champions League, quindi ci serve la pressione per ottenere risultati“.
Su Joshua Zirkzee
“Non ci ho parlato prima di venire qui, ma ci ho giocato molte volte in nazionale. La decisione è stata mia“.
Sull’ambiente rossoblù
“La tifoseria è molto calorosa e dà un grande supporto, motiva lo sforzo in campo. Il numero 9 era già di Santi (Castro), quindi ho preso la 24“.
Sul confronto tra le difese italiane e quelle in Ligue 1
“Ci sono grandi difensori ma credo in me stesso. Sono in una grande squadra che mi supporterà: ho fatto tanto in Francia e Olanda, penso di farlo anche qui. In Francia ho avuto grandi difensori. Il campionato è paragonabile da questo punto di vista all’Italia, penso di poter far bene da quel punto di vista, mi piace lo scontro con loro. Le notti europee sono un sogno per tutti, la massima esperienza. Il gioco cambia rispetto alle altre partite e spero di fare il mio meglio“.
Sui propri idoli
“Suarez e Ibrahimovic: due grandi attaccanti che seguivo quando ero in Olanda“.