Bologna, alta tensione: tifosi al centro d’allenamento e rissa sventata
Momenti da animi caldi, o meglio, roventi, in quel di Bologna, con i tifosi che hanno veementemente protestato contro la squadra. Nella giornata di ieri, infatti, una quindicina di tifosi rossoblù si sarebbero presentati al centro d’allenamento dei felsinei per avere un faccia a faccia con allenatore e giocatori. La ricostruzione del Corriere dello Sport afferma che le grida si siano sentite anche al di fuori di Casteldebole e la rissa sarebbe stata sfiorata. Ecco il riassunto dei trenta minuti di tensione da parte del quotidiano sportivo.
Bologna, tensione con i tifosi: i motivi del faccia a faccia
Nell’arco di trenta minuti è successo di tutto in quel di Casteldebole. “Questa è l’ultima volta che veniamo qui bonariamente”, queste le parole riportate dal Corriere dello Sport, e che avrebbero pronunciato i tifosi al momento dell’incontro. Gli ultras si sono detti insoddisfatti del rendimento della squadra, ma soprattutto dell’atteggiamento dei giocatori, definito rinunciatario. Alla provocazione sarebbe stato Thiago Motta a rispondere per difendere i suoi ragazzi, dicendo: “Cos’è una minaccia?”. A quel punto sarebbe volata qualche parola di troppo e gli animi si sarebbero surriscaldati, con l’allenatore ex Spezia che ha preso le difese della squadra.
Contatti fisici sfiorati
Secondo la ricostruzione del Corriere dello Sport, sarebbe servito anche l’intervento di alcuni presenti per placare l’ira dei tifosi e la conseguente reazione di alcuni giocatori del Bologna. De Silvestri e Arnautovic sarebbero stati i principali pacieri del confronto, arrivando addirittura a fermare Gary Medel, scattato a seguito di qualche frase fraintesa. I tifosi, infatti, stavano elogiando le gesta dell’attaccante austriaco e del centrocampista cileno, ma sono stati capiti male dall’ultimo. Gli ultras se ne sono poi usciti da Casteldebole con una richiesta: quella di cambiare atteggiamento repentinamente. La Curva si aspetta una reazione.