A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Bergonzi. L’ex arbitro e moviolista Mediaset ha analizzato quanto accaduto ieri sera, in cui ci sono stati più casi dubbi, soprattutto in Sassuolo-Napoli. Ecco le sue parole raccolte dalla redazione ilsognonelcuore.com:
“Simulazione di Rrahmani prima del fallo di Demme? Assolutamente no. Possiamo dire che l’arbitro non abbia voluto fischiare, ma dire che non ci sia stato contatto non è vero. Tra l’altro, un difensore che si butta a terra nella propria trequarti a pochi minuti dalla fine ed in vantaggio di una sola rete io non l’ho mai visto. L’episodio in questione è un fallo palese sul difensore azzurro, e se anche Pezzuto non lo avesse visto, la dinamica è abbastanza chiara. Il Sassuolo stava giocando per pareggiare, ovvio che i suoi calciatori fossero aggressivi. Il fischietto di Sassuolo-Napoli è molto giovane, ha tanti quid positivi come l’entusiasmo e la freschezza, ma non ha l’esperienza per una gara del genere. È un buon arbitro, farà la sua strada, ma oggi non è pronto per questi eventi. Se non ci fosse stato il Var avrebbe perso completamente il controllo della partita, possiamo dire che questa volta Nasca ha salvato la prestazione del gruppo arbitrale. Il suo volto durante il check del Var sul gol annullato a Defrel diceva tutto, era totalmente in panico“.
“Espulsione di Berardi su Rrahmani? Intervento robusto, ma credo sia stato giusto dare il giallo, siamo al limite: è vero che l’attaccante ha messo a repentaglio l’incolumità dell’avversario, però non c’è stata violenza nell’intervento. Questi giovani arbitri, che sono tutti bravi tecnicamente, devono crescere in esperienza e dal punto di vista della valutazione delle dinamiche di gioco. Ad esempio Marcenaro, che ha esordito in Verona-Cagliari, lo vedo molto preparato sulle dinamiche perché è un ex calciatore. Qui ritorniamo sempre al discorso che al Var ci dovrebbe essere uno che ha giocato al calcio“.
“Lamentele Mourinho contro Pairetto? Abraham non era da ammonire, è stata una situazione fortuita, l’arbitro è stato troppo severo ed il quarto uomo era distratto, dunque non lo ha aiutato. Su Karsdorp, invece, il giallo ci sta tutto: ha scagliato il pallone addosso ad un avversario scatenando anche un parapiglia”.