Beppe Sala su San Siro: “Non lo vuole più nessuno”. E fa il punto su Milan e Inter

Beppe Sala su San Siro: “Non lo vuole più nessuno”. E fa il punto su Milan e Inter

(Photo by Robert Hradil/Getty Images)

Beppe Sala fa il punto su San Siro. Dopo le parole di Antonello, che hanno lanciato la vera possibilità che Milan ed Inter svolgano due progetti separati, il sindaco di Milano ha voluto dire la sua sulla delicata situazione. Ecco ciò che ha dichiarato all’università IULM.

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ecco dove stanno cercando Milan e Inter

Queste le parole di Giuseppe Sala su San Siro, riportate da Calciomercato.com.

Sul Milan

“Rimane viva l’ipotesi di un unico stadio per le due squadre, ma oggi il Milan oggi ha annunciato che sta guardando con interesse una nuova area, che è quella de La Maura, con un’iniziativa solitaria che coinvolgerebbe pure le squadre giovanili e femminili rossonere. Ora il processo per l’autorizzazione dello stadio vicino all’attuale Meazza va avanti, ma ho chiesto al Milan entro due o tre settimane di rispondere alla nostra richiesta o di dirci invece che abbandonano questa ipotesi”. 

Sull’Inter

“L’Inter sta guardando un’altra area fuori Milano, non hanno comunicato quale perché c’è un accordo di riservatezza. La proprietà del club nerazzurro non dà garanzie? Bisogna chiedere al Milan, che evidentemente svuole sganciarsi. Noi non abbiamo dubbi sulle proprietà, anche se al giorno d’oggi sono transitorie”. 

Beppe Sala sulla situazione di San Siro

“San Siro non lo vuole più nessuno, è evidente. Non è un problema di costi, ma le società ritengono di non poter ottenere abbastanza ricavi. Sono amareggiato da sindaco, da cittadino e da tifoso, ma ormai lo avevamo già capito. Sarà un problema in più per il Comune. Ho sempre detto che, se il nuovo stadio sorgesse nella stessa zona di San Siro, non poteva coesistere con il Meazza. Con La Maura il discorso cambia, ma saremmo costretti a trovare una nuova soluzione per San Siro. Lo stadio Mezza non può rientrare negli interessi istituzionali del Comune, l’unica possibilità è aprire a enti che vogliono organizzare eventi e concerti”.