Quest’oggi, per la precisione alle ore 18.00, Benevento e Spezia si affronteranno all’ombra del Vigorito per quella che ha tutta l’aria di essere una sfida salvezza.
Siamo alla 7a giornata e forse sbilanciarsi chiamando la sfida di oggi decisiva per la salvezza potrebbe essere precipitoso: entrambe le compagini però sono appena salite dalla Serie B e hanno ovviamente come obiettivo principale quello di restare il più a lungo possibile nella massima categoria italiana.
Rispetto agli scorsi anni però, dove spesso e volentieri le neopromosse basavano le proprie vittorie sulla forza di volontà, sulle difese compatte e sui contropiedi, quest’anno stiamo assistendo ad un vero e proprio cambio di rotta.
Sia Benevento che Spezia infatti hanno in mente di conquistarsi la salvezza non snaturandosi, proponendo le proprie idee in maniera umile e concreta. Come ha fatto il Verona l’anno scorso e come fece l’Empoli, seppur retrocesso, nel campionato precedente ancora. Il catenaccio e il contropiede non fanno parte delle filosofie di gioco di Filippo Inzaghi e Vincenzo Italiano e l’abbiamo notato.
Il primo è reduce da un campionato di B stravinto a suon di gol e anche in questo inizio di Serie A ha messo le cose in chiaro: i sanniti infatti sono sempre andati in rete in queste prime 6 giornate, per un totale di 10 gol fatti. Il mattatore fin qui è stato Lapadula, emblema delle individualità importanti che si sono aggiunte alla squadra: dall’ex Milan a Glik, passando per Iago Falque e Caprari fino ad arrivare a Ionita.
Tanti volti esperti della Serie A che stanno dando una mano importante a Pippo Inzaghi nel mettere sù una squadra che propone un bel calcio, che pressa in avanti e che ama giocare in verticale, pronta però anche a basarsi sulle proprie individualità. La qualità nei calciatori sanniti non manca ed è per questo motivo che l’obiettivo salvezza sembra essere molto più concreto rispetto a due anni fa.
Gli acquisti sul mercato di giocatori importanti daranno sicuramente una mano, così come accadrà anche per lo Spezia di Vincenzo Italiano: in questo caso però il discorso è leggermente diverso. Il tecnico degli spezzini ha infatti puntato sulla quantità piuttosto che su 4/5 giocatori forti e di grande livello.
Il gioco dello Spezia è corale e coinvolge tutti: in Serie B Italiano ci aveva messo un po’ ad ingranare, ma una volta che i suoi calciatori avevano compreso il concetto, ecco che è approdato in Serie A per la prima volta in carriera. Nella massima categoria italiana sta dimostrando di poterci stare, soprattutto per i concetti che esprime e per come fa giocare la squadra squadra. I liguri propongono un bel calcio ma soprattutto riescono a carpire le diverse situazioni di una partita. Camaleontici al punto giusto, sempre pronti però a basarsi sui propri punti di forza e sulla coralità, punto forte di quella che è una vera e propria squadra.
La sfida di quest’oggi sarà un duello concettuale, basato su due stili di gioco differenti ma su un’idea ben chiara: conquistare la vittoria imponendo il proprio gioco.