Belotti, spunta il retroscena sul trasferimento
Sergio Lancini, ex-agente dell’attaccante della Roma, Andrea Belotti ha svelato un retroscena sul giocatore in un’intervista rilasciata a Tuttosport. Lancini e Belotti hanno interrotto la loro collaborazione e sono andati a finire in tribunale dopo alcuni screzi tra i due. L’ex agente di Belotti ha svelato anche dei retroscena sul possibile trasferimento dell’attaccante nel 2017. Queste le sue dichiarazioni:
“Giocava ancora nelle giovanili dell’AlbinoLeffe e mi accorsi di lui come un attaccante di prospettiva e con grandi margini di miglioramento, per questo lo sostenni anche se in un primo momento il club bergamasco non sembrava intenzionato a puntarci”.
Il retroscena legato al trasferimento di Belotti
“Al Torino furono subito due anni straordinari, in grande crescendo, che attirarono le attenzioni di grandissimi club come Atletico Madrid, Chelsea e Milan, che alla fine della stagione 2016-2017, quando Andrea aveva realizzato 26 reti, fecero importanti avances. Perché non si concretizzò il trasferimento? Sono sincero: ancora non l’ho capito. Quello che posso dire è che, a fine stagione 2016- 2017, proprio mentre proponevo al calciatore e al Torino le soluzioni di cui abbiamo appena detto che avrebbero determinato un sensibile miglioramento contrattuale, Andrea mi chiese di rivedere le condizioni del nostro rapporto.”
L’inizio della causa tra i due
“Improvvisamente e senza una ragione apparente, mi voltò le spalle a tal punto da non rispondermi più al telefono e non facendosi più trovare, neanche in occasione delle partite. Da quel momento, ricevetti un unico messaggio, tre mesi dopo, con cui mi chiese di non parlare più a suo nome. Purtroppo, adesso e dal 2018 parlano gli avvocati: infatti, non avevo mai ricevuto alcun compenso per l’attività svolta dall’approdo al Torino in poi, per questo sono stato costretto a rivolgermi all’autorità giudiziaria, che da quattro anni si sta occupando del caso. Recentemente ho deciso di farmi assistere dall’avvocato Mattia Grassani. Soltanto due anni dopo venni a sapere con stupore, da un’esclusiva di Tuttosport, che nell’agosto 2017 aveva rinnovato il contratto con il Toro senza dirmi nulla, nonostante fossi ancora il suo agente; avvenimento taciuto, per lungo tempo, anche ai tifosi e alla stampa.”
“Al momento pendono addirittura due giudizi. Il primo riguardante il risarcimento per la revoca di fatto del mandato, che mi impedì di partecipare sia alle trattative per un eventuale trasferimento sia al rinnovo con il Torino.; il secondo, invece, ha a oggetto la violazione del contratto con il quale ero stato incaricato di gestire i diritti d’immagine del giocatore, gestione dalla quale sono stato immotivatamente estromesso. Insomma, alla fine uno “scherzo” da quasi 5 milioni, ma deciderà il giudice”