Belotti: “Con Immobile tanto aiuto reciproco, vogliamo la finale”
Andrea Belotti, attaccante dell’Italia e del Torino, ha parlato al sito della UEFA riguardo Euro 2020.
Il rapporto con Immobile
“Con lui siamo molto amici. Ci conoscevamo prima di giocare assieme in Nazionale, eravamo compagni al Torino. Quando sono stato convocato nell’Italia per la prima volta, è stato il ragazzo più vicino a me. Mi ha dato una grande mano, di ottimo aiuto. Tra noi due c’è una sana e giusta competizione, nessuna rivalità. Dirò di più, ognuno cerca di dare consigli all’altro anche perché è giusto che sia così. Capita spesso di parlare anche fuori dal campo. Alla fine vince tutto il gruppo, non il singolo. Per esempio, la forza della nostra Nazionale è il gruppo. Anche chi non gioca sa di dare un contributo a un compagno. Ciro è un grandissimo attaccante. Fa tanti gol, ha anche vinto la Scarpa d’Oro lo scorso anno. Bastano i numeri per descriverlo come calciatore. Come persona è simpatico, un bonaccione. Ci troviamo in tantissime cose“.
Il resto dell’attacco azzurro
“Grazie a Berardi e Insigne, là davanti abbiamo ogni volta diversi modi di attaccare gli avversari. Anche a centrocampo con Jorginho, Barella e Verratti c’è tanta qualità. Tutti giocatori con tanta tecnica che all’improvviso possono mettersi in mostra con la giocata“.
Un’Italia che non subisce gol
“Penso che nel calcio moderno si attacca e si difende in undici, sempre. Ma allo stesso tempo abbiamo i difensori più bravi, più forti. Lo noto quando ci alleniamo assieme o quando li incontro nel corso del campionato. Se siamo riusciti a tenere la porta inviolata, il merito è di tutta la squadra ma sopratutto del loro. Senza dimenticare i portieri“.
Belotti contro la Turchia
“Sono entrato dalla panchina, ma conta di più la maglia. C’è grande senso di appartenenza, ma anche tanta responsabilità dopo non esserci qualificati ai Mondiali in Russia. Questo ci spinge a far uscire qualcosa in più. Sappiamo che tutti siamo importanti, chi gioca all’inizio e chi subentra. Le partite durano 90 minuti, può succedere di tutto“.
La bravura di Mancini
“Ha dato serenità, entusiasmo e fiducia a tutti i giocatori. Contro la Svezia nel 2018 erano fattori che mancavano. Ci ha dato anche idee di gioco, essendo un grande allenatore. In campo ci ha messi in un determinato modo dove ognuno può mettere in risalto le proprie caratteristiche migliori. Così ci possiamo permettere giocate individuali, ed è questa la cosa più bella“.
Verso Wembley
“La finale dell’Europeo è un nostro obiettivo, quindi noi ci crediamo. Dobbiamo riscattarci subito dopo il Mondiale fallito. Ma è d’obbligo tenere i piedi per terra, bisogna lavorare tutti uniti con la testa. Essere concentrati è fondamentale, partita dopo partita. Solo così possiamo giocarci la finale“.
Belotti e compagni affronteranno mercoledì la Svizzera alle ore 21, per la 2° giornata del gruppo A di Euro 2020.