La vittoria in Supercoppa di Germania – contro il Borussia Dortmund – sembrava aver dissipato i malumori causati da un precampionato poco convincente, seguito da un esordio in Bundesliga in chiaroscuro in occasione del pareggio contro il Borussia Monchengladbach. Si parla del ‘nuovo’ Bayern Monaco di Julian Nagelsmann, il giovane tecnico 34enne approdato in Bavaria dal Lipsia. Non è semplice fare il salto da una realtà principalmente costituita da giovani prospetti, passando ad una superpotenza europea con ambizioni di vittoria inattaccabili. Non è neppure semplice sovvertire l’ordine di un assetto tattico ben inculcato in due anni da un perfezionista come Hans-Dieter Flick, ex allenatore del Bayern Monaco. A questo si aggiunga la partenza di una pedina fondamentale come Alaba e, il risultato, è una squadra ancora fragile che deve attaccarsi alle giocate individuali dei propri campioni per conquistare i tre punti.
Già, perché è stato Gnabry ad evitare che Nagelsmann incassasse ancora più fischi di quelli già presi nel corso del match quando, sul 2-0, il Colonia ha rimontato fino a portarsi sul 2-2. Sotto la guida dell’ex Lipsia – considerando anche le amichevoli – il Bayern ha sempre preso gol andando a scardinare una delle maggiori qualità del ‘vecchio’ gruppo di Flick: la solidità. Sané continua a non essere il giocatore ammirato al Manchester City e, l’ingresso di Musiala, ha cambiato decisamente la fluidità della manovra sulla trequarti avversaria. Un Bayern Monaco ancora work in progress, con il tempo sicuramente dalla parte di Nagelsmann ma una platea che già inizia a rumoreggiare.