Bayern Monaco-Lazio 2-1, biancocelesti rinunciatari: troppo facile per il Bayern
Bayern Monaco-Lazio 2-1. Termina così l’avventura europea della squadra di Inzaghi che esce contro la squadra più forte del mondo. Sul risultato c’è ben poco da recriminare, i biancocelesti si sono trovati di fronte uno scoglio troppo alto da superare. Se c’è qualcosa da recriminare, però, quella è sull’atteggiamento della Lazio, apparso troppo rinunciatario fin dall’inizio del match: gli undici in campo non sono riusciti ad approcciare il match con la leggerezza di chi sa che il suo percorso europeo è già segnato. Con questa mentalità, la forbice qualitativa tra le due compagini è apparsa ancora più larga.
Al 4′ prima occasione per i bavaresi: colpo di testa di Lewandowski che Acerbi spazza dall’area piccola. Al 12′ Sané sterza, rientra sul sinistro e lascia partire una traiettoria a giro che fa la barba al palo prima di spegnersi sul fondo. Al 15′ primo squillo biancoceleste: Luis Alberto trova Milinkovic in area che di testa colpisce debolmente da posizione favorevole. Al 32′ ingenuità di Muriqi in marcatura che abbraccia Goretzka: intervento che per l’arbitro vale il calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Lewandowski che rimane freddo e spiazza Pepe Reina.
Il primo tempo scorre senza particolari emozioni, a parte il gol del Bayern Monaco su rigore. La squadra bavarese amministra, forte del largo vantaggio acquisito all’andata. La Lazio, invece, appare piuttosto rassegnata e difficilmente riesce a mettere pressione alla linea difensiva di Flick.
Al 67′ Lewandowski va ad un passo dalla doppietta personale: la sua rasoiata da fuori area si stampa sul palo prima di adagiarsi tra le braccia di Reina. Al 73′ arriva il raddoppio di Choupo-Moting che finalizza un’azione tutta in verticale dei bavaresi. A rendere meno amara l’esperienza agli ottavi della Lazio ci pensa Parolo che all’83’ colpisce di testa da distanza ravvicinata e segna il 2 a 1. Secondo tempo pressoché dominato dalla squadra di Flick che si è limitata ad amministrare e cercare pazientemente gli spazi per chiudere match e discorso qualificazione che, a dir la verità, dopo l’andata non è mai stato in discussione. Troppo tardiva la reazione della Lazio che ha alzato i giri del motore solo dopo il gol di Parolo.